Tensioni tra Cina e Stati Uniti per un progetto astronomico in Cile
Un progetto di cooperazione astronomica previsto sul Cerro Ventarrones, nella regione di Antofagasta, nel deserto di Atacama (nord del Cile), ha scatenato una crescente tensione diplomatica tra la Cina e gli Stati Uniti. Al centro del contenzioso vi è il Progetto di Monitoraggio di Oggetti Transitori (Transient Objects Monitoring Project), siglato nel 2023 tra l’Osservatorio Astronomico Nazionale della Cina (NAOC) e l’Università Cattolica del Nord del Cile, un’istituzione privata.
L’iniziativa, che mira a installare un telescopio ad alta precisione per lo studio di oggetti vicini alla Terra, è stata congelata dal governo cileno a seguito di pressioni e preoccupazioni espresse dagli Stati Uniti, che avrebbero segnalato potenziali rischi strategici e il possibile doppio uso del progetto, sia scientifico che militare, secondo Washington
La vicenda ha preso una nuova piega martedì, quando l’ambasciatore cinese in Cile, Niu Qingbao, ha accusato pubblicamente gli Stati Uniti di interferenze e di diffondere disinformazione riguardo al progetto. Durante una conferenza stampa, Qingbao ha dichiarato: "Confidiamo pienamente nel fatto che il governo cileno e la sua comunità astronomica abbiano la capacità necessaria per valutare la natura scientifica del progetto. E siamo ancor più convinti che il Cile, come Paese sovrano, non cederà alle pressioni esterne degli Stati Uniti per trarre conclusioni che contraddicano i fatti scientifici".
Il Ministero degli Esteri cileno ha confermato che il progetto è stato sospeso in attesa di ulteriori chiarimenti, sottolineando la necessità di verificare il rispetto delle normative vigenti, che vietano a entità private di firmare accordi internazionali in ambito astronomico. Le uniche due vie legali possibili, ha spiegato il ministero, sarebbero un accordo tra Stati oppure tramite la Università del Cile, che è un ente pubblico.
Inoltre, il terreno destinato al progetto è di proprietà statale, concesso dal Ministero dei Beni Nazionali, e si sta valutando se l’iniziativa rispetti le condizioni previste per tale concessione.
Durante la conferenza stampa, l’ambasciatore Qingbao ha anche rivelato che nel 2023 si era tentato di siglare l’accordo con la Università del Cile, ma la proposta fu respinta dal ministero degli Esteri del Cile, senza spiegazioni chiare: "Il NAOC non sa perché, e anch’io vorrei sapere qual è il motivo", ha affermato.
Qingbao ha infine sollevato dubbi sulla base legale del blocco, chiedendo al governo cileno di chiarire quale legge impedisca alle università private di sottoscrivere accordi di cooperazione internazionale nel campo dell’astronomia.
Il diplomatico di Pechino ha anche criticato le affermazioni del futuro ambasciatore statunitense a Santiago, Brandon Judd, che in aprile aveva indicato come priorità quella di "limitare l’accesso della Cina alle risorse strategiche del Cile".