Trump minaccia la Corea del Nord: "la risposta sarà il fuoco e una furia che il mondo non ha visto mai". Pyongyang risponde: "Attaccheremo la base di Guam"
Ron Paul: "Se vi opponete alle guerre aggressive, vi dovete opporre alla propaganda di guerra"
Alcuni aerei sono partiti questo martedì dalla base aerea del Dakota del Sud (Usa) e si sono diretti verso la base nord-americana di Guam con bombardieri B-1 e, secondo quanto riporta la Forza aerea statunitense del Pacifico (PACAF) nel suo account Twitter, sono pronti "a combattere questa notte".
S. Dakota #Airmen arrive on Guam; conduct #bilateral missions w/Japan & ROK--U.S. ready to #fighttonight https://t.co/DhOTTdNT19 pic.twitter.com/HSOkYKHPQ4
— PACAF (@PACAF) 8 agosto 2017
Poco prima, attraverso le parole di un suo portavoce militare, la Corea del Nord aveva annunciato di aver pronto un piano per attaccare la base Usa di Guam con un missile. E che potrebbe mettere in pratica questa iniziativa in qualunque momento una volta che il leader del paese, Kim Jong-un, si decidesse a dare l'ordine.
Le truppe nord-americane sono arrivate a Guam per partecipare ad una missione militare con Giappone e Corea del Sud, secondo quanto riporta la Forza aerea Usa del Pacifico.
Il Comunicato della PACAF precisa poi che due aerei B-1B Lancer del 37.º Squadrone degli Usa sono stati dispiegati nella base aerea nord-americana Andersen a Guam per realizzare una missione entro le prossime 10 ore.
In queste manovre, i B-1 saranno accompagnati da aerei F15 GIAPPONESI e aerei KF-16 della Corea del Sud, per dimostrare la solidarietà tra i tre paesi nel momento di "difendersi dalle provocazioni e dalla destabilizzazione", specifica la PACAF.
Donald Trump, in una dichiarazione rilasciata alla CNBC, ha assicurato questo martedì che "qualora la Corea del Nord dovesse seguire con queste minacce, la risposta alle sue attività sarà "il fuoco e una furia che il mondo non ha mai visto". Se a parlare è il Presidente responsabile della devastazione di decine di paesi con milioni e milioni di morti sulla coscienza le parole assumono un contorno ancora più sinistro...
Interessanti e per questo non rilanciate dai media mainstream le posizioni sulla questione nord-coreana di Jill Stein, leader del Partito dei Verdi Usa, che in un post Facebook scrive: "La Corea del Nord ha risposto alla minaccia di Trump del 'fuoco e fiamme" con una nota che stanno seriamente considerando un attacco missilistico a Guam. Teste più fredde devono prevalere. Minacce maggiori non funzionano. Bisogna ascoltare i coreani del sud, che vogliono la diplomazia, non la guerra. Contattate la Casa Bianca ora".
Interessante anche il messaggio di Ron Paul, storico leader libertario, che attraverso il suo istituto lancia un'immagine che non ha bisogno di ulteriori commenti: