I "ribelli moderati" appoggiati dagli USA danneggiano l'antica Cittadella di Aleppo

I "ribelli moderati" appoggiati dagli USA danneggiano l'antica Cittadella di Aleppo

Per la Siria, al dramma umanitario, si aggiunge quello della distruzione del suo inestimabile patrimonio artistico ad opera delle bande terroriste come Isis, Al Nosra-al Qaeda o di ad altre formazioni armate appoggiate dagli USA. Infatti, oggi, i cosiddetti "ribelli moderati" appoggiati dall'Occidente hanno danneggiato parte dell'antica cittadella di Aleppo, dal 1986 proclamata dall'UNESCO, patrimonio mondiale dell'Umanità.

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Come ha riportato il corrispondente di Prensa Latina, dalla Siria, Miguel Fernández Martínez, oggi, i gruppi terroristici, i sedicenti "ribelli moderati" appoggiati dagli USA e dall'Occidente, hanno fatto esplodere una carica esplosiva posta sul lato occidentale dell'antica cittadella di Aleppo, causando gravi danni alla porta d'ingresso del castello.
Con questa azione criminale contro il patrimonio archeologico del paese arabo, gli estremisti hanno cercato di infiltrarsi in una postazione militare a guardia della cittadella, anche se l'esercito siriano ha respinto il loro attacco.
Nel respingere l'attacco i soldati siriani hanno ucciso diversi terroristi, mentre altri assalitori sono fuggiti ed hanno abbandonato le loro armi.
Nel 1986, l'UNESCO ha riconosciuto come Patrimonio dell'Umanità le mura e la porta del vecchio castello di Aleppo.
Il 12 luglio, un'altra esplosione proveniente da un tunnel sotterraneo scavato da gruppi jihadisti, ha causato il crollo di una parte del muro e danneggiato una parte della fortezza, che si trova tra due torri a nord-est della cittadella.
Danni ingenti sono stati arrecati anche alla grande porta principale e alla torre nord, causati dall'impatto di colpi di mortaio sparati dai terroristi.
La Cittadella di Aleppo è un grande castello medioevale situato nel centro della città antica.
Considerato uno dei castelli più antichi e più grandi del mondo, fu occupata in diverse fasi da Greci, Bizantini, Mamelucchi e Ayyubidi.
Le pareti e le principali strutture di questo reperto archeologico risalgono al XII secolo.

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