Una testimonianza da Aleppo, Suor María Guadalupe de Rodrigo: «Con Assad i cristiani non sono stati perseguitati. L’Occidente non può imporre la sua “democrazia” ai siriani»

Suor Guadalupe Maria De Rodrigo, argentina, 42 anni, Missionaria cristiana, nel 2011 è arrivata ad Aleppo poco prima della guerra alla Siria, ed è rimasta per portare aiuto alla popolazione assediata dai terroristi. Per la religiosa in Siria c’è un governo laico che non ha mai perseguitato i cristiani. E soprattutto: “In Siria non c’è stata nessuna rivoluzione, ma un attacco pianificato dall’estero.”

9387
Una testimonianza da Aleppo, Suor María Guadalupe de Rodrigo: «Con Assad i cristiani non sono stati perseguitati. L’Occidente non può imporre la sua “democrazia” ai siriani»

I nostri articoli saranno gratuiti per sempre. Il tuo contributo fa la differenza: preserva la libera informazione. L'ANTIDIPLOMATICO SEI ANCHE TU!

OPPURE

Da Madrid Francesco Guadagni e Veronica Yanes
 
Suor Maria Guadalupe de Rodrigo, è una missionaria argentina. Dopo vari in anni di permanenza in diversi Paesi del Medioriente, decide, nel 2011, di passare un periodo di riposo ad Aleppo. Suor Guadalupe è sta testimone diretta dai primi giorni della guerra alla Siria. La religiosa, di ritorno dalla Siria, in varie città della Spagna, adesso racconta la sua esperienza e le sofferenze che hanno vissuto e ancora vivono i cittadini di Aleppo e la minoranza cristiana a causa dell’assedio dei terroristi.
 
“Ho vissuto in altri paesi del Medioriente dove i cristiani erano discriminati. Il Governo di Assad non ha mai discriminato i cristiani che vivevano in armonia con le persone di altre confessioni” ha affermato Suor Guadalupe,  ieri sera, a Madrid, dove è intervenuta, nella Chiesa di San Juan de la Cruz, davanti ad almeno 300 persone. “La Siria prima della guerra era un paese prospero, dove non c’era insicurezza, disoccupazione. Assad non è un santo, ma il suo popolo lo appoggia. Perché noi dovremmo imporre la nostra democrazia ai siriani?”, ha dichiarato la missionaria. Ed ha aggiunto: “Già dai primi giorni dell’inizio delle manifestazioni, la gente mi parlava di persone che provenivano da altri paesi, lo si notava dall’accento, venuti in Siria per provocare disordini.” Suor Guadalupe ha spiegato che da subito si è manifestata la presenza dei gruppi terroristi fondamentalisti che non chiedevano affatto democrazia. “In Siria non c’è una guerra civile, non c’è una rivoluzione, ma una guerra fomentata dall’estero”. La missionaria argentina ha stigmatizzato il comportamento dei mezzi di informazione: “I media hanno avviato in Siria una campagna mediatica affermando che i siriani erano desiderosi della democrazia, che volevano rovesciare il loro Presidente. Le manifestazioni a favore del governo le propagandavano come contro”, ha ribadito. La religiosa ha ricordato il dramma dell’assedio di Aleppo da parte dei terroristi che hanno bloccato l’accesso ai beni di prima necessità comportando terribili sofferenze per i cittadini di Aleppo. E non solo. Da subito si sono manifestate le persecuzioni contro i cristiani: “Hanno ucciso bambini, molte persone sono state crocifisse. Tutto questo prima che arrivasse l’Isis. Per questo dico che l’opposizione moderata non esiste.” Sulla questione dei profughi siriani, Suor Guadalupe, ha sottolineato come ci sia stata “una speculazione, senza badare alle cause del problema”. La missionaria ha sottolineato che “i cittadini di Aleppo, nonostante le sofferenze provocate dagli attacchi indiscriminati dai terroristi, hanno continuato a vivere, in maniera eroica, continuando a sorridere, trovando una grande forza nella Fede.” Suor Guadalupe ha concluso con un appello: “Dobbiamo batterci affinché non si cancelli la presenza dei cristiani in Medioriente, non solo con aiuti materiali, ma con la conoscenza, con la diffusione delle informazioni.”
 

Potrebbe anche interessarti

Mosca-Teheran: l'impensabile alleanza è nata! di Giuseppe Masala Mosca-Teheran: l'impensabile alleanza è nata!

Mosca-Teheran: l'impensabile alleanza è nata!

Il massacro in Georgia e la retorica (insopportabile) dei neoliberisti di Francesco Erspamer  Il massacro in Georgia e la retorica (insopportabile) dei neoliberisti

Il massacro in Georgia e la retorica (insopportabile) dei neoliberisti

Cosa ci dice il cambio di guardia a Repubblica: di Paolo Desogus Cosa ci dice il cambio di guardia a Repubblica:

Cosa ci dice il cambio di guardia a Repubblica:

Israele, la nuova frontiera del terrorismo di Clara Statello Israele, la nuova frontiera del terrorismo

Israele, la nuova frontiera del terrorismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo di Leonardo Sinigaglia La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

Germania est: l'inganno di chi mostra stupore e indignazione di Antonio Di Siena Germania est: l'inganno di chi mostra stupore e indignazione

Germania est: l'inganno di chi mostra stupore e indignazione

UNA DELLA PAGINE PIÙ NERE DELLA STORIA D’ITALIA di Gilberto Trombetta UNA DELLA PAGINE PIÙ NERE DELLA STORIA D’ITALIA

UNA DELLA PAGINE PIÙ NERE DELLA STORIA D’ITALIA

I fili scoperti del 5 ottobre di Michelangelo Severgnini I fili scoperti del 5 ottobre

I fili scoperti del 5 ottobre

Il Vietnam gioca su più tavoli (e fa bene) di Paolo Arigotti Il Vietnam gioca su più tavoli (e fa bene)

Il Vietnam gioca su più tavoli (e fa bene)

La foglia di Fico di  Leo Essen La foglia di Fico

La foglia di Fico

A violare il diritto internazionale non è solo Israele di Michele Blanco A violare il diritto internazionale non è solo Israele

A violare il diritto internazionale non è solo Israele

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti