VIDEO. Il golpe morbido: come le oligarchie finanziarie tentano di sabotare il processo democratico in America Latina

Il copione è ormai noto ed è stato utilizzato in tutti i paesi dove sono state spezzate le catene dell'oligarchia finanziaria. Un affronto che il regime americano non accetterà mai.

2616
VIDEO. Il golpe morbido: come le oligarchie finanziarie tentano di sabotare il processo democratico in America Latina




Sul Venezuela avete letto molto ultimamente. Dai media arrivano sempre le stesse informazioni: repressione, censura, dittatura. Ma gli interessi delle oligarchie e dell'impero nordmaricano sono ormai chiari a chi ha cercato di spezzare i canali di disinformazione tradizionale. E questo video  “Golpe Suave” realizzato da: Universidad Popular del Buen Vivir – Quito (Sceneggiatura: Eduardo Meneses Collaborazione: Marie Gaudfernau Disegno: André Ester;  Edizione italiana a cura di Aimone Spinola Voce narrante: Emiliano Valente) spiega in modo mirabile la strategia golpista dell’oligarchia venezuelana ed estera contro il processo bolivariano.

Quali sono gli interessi delle elites e degli Stati Uniti e perché il Venezuela è così importante geopolitcamente?

Per rispondere il punto di partenza è un dato: il Venezuela ha le più grande riserve petrolifere del mondo. E, d'altro canto, la società americana è tra i principali consumatori di tutti i prodotti derivati petroliferi del mondo. 
 
Devono importare 60 barili ogni 100 che consumano. Da dove provengono? IL Medio Oriente è una zona chiave e ne importano una parte importante, soprattuto da Arabia Saudita, Qatar, Emirati arabi. Con questi paesi la strategia degli Usa per dominio nell'area ha prodotto le guerre e distruzioni di Iraq, Siria, Libia e l'occupazione della Palestina.
 
Perché quindi il Venezuela è così importante? Il petrolio dal Medio Oriente per gli Usa passa per lo Stretto di Ormuz, poi per l'Africa e infine per il Texas: 45 giorni di navigazione. Dal Venezuela impiega 4-5 giorni con costi di trasporto infinitamente inferiori. Gli interessi nord-americani sono chiari ed hanno determinato la storia del Venezuela per oltre 40 anni. Due partiti che facevano gli interessi delle oligarchie,  Azione democratica e Copei, concordarono un patto economico comune, sequestrando la democrazia venezuelana per 40 anni e garantendo agli Usa a buon prezzo petrolio. 

Con l'arrivo al potere di Chavez il paese riacquistò la sua sovranità territoriale piena e dopo il colpo di stato tentato dal 2002  la guerra economica imposta nel 2003, gli Usa non hanno mai smesso di cercare di alterare con tutti i mezzi illeciti dal punto di vista del diritto internazionale il percorso democratico in corso nel paese.
 

 
Oggi è in vigore quello che può essere definito un golpe morbido ed è diviso in due punti principali:
 
La guerra economica, come primo passo. La dipendenza verso l'esterno per le sue necessità da parte del Venezuela rende il paese vulnerabile all'attacco dell'oligarchia che cerca di diminuire e ostacolare l'arrivo di prodotti di prima necessità per aumentare le tensioni sociali e speculando con i dollari invece di importare beni per il paese. 
 
Il secondo passo: la manipolazione mediatica. I mezzi di comunicazione in Venezuela e all'estero sono gli strumenti di questo golpe morbido per far credere al mondo intero che nel paese è in corso una repressione contro l'opposizione e contro la popolazione che protesta.

Ma il copione è ormai noto ed è stato utilizzato in Bolivia, oggi in Ecuador e in generale in tutti i paesi in cui sono state spezzate le catene dell'oligarchia finanziaria. Un affronto che il regime americano non accetterà mai.
 
Buona visione.

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

"I nuovi mostri" - Roger Waters "I nuovi mostri" - Roger Waters

"I nuovi mostri" - Roger Waters

Venezuela nel mirino: la narrazione che assolve gli USA di Fabrizio Verde Venezuela nel mirino: la narrazione che assolve gli USA

Venezuela nel mirino: la narrazione che assolve gli USA

Come Milei ha aperto le porte al saccheggio dell'Argentina di Giuseppe Masala Come Milei ha aperto le porte al saccheggio dell'Argentina

Come Milei ha aperto le porte al saccheggio dell'Argentina

La partecipazione italiana all’ottava edizione della CIIE   Una finestra aperta La partecipazione italiana all’ottava edizione della CIIE

La partecipazione italiana all’ottava edizione della CIIE

Fubini che prova a convincerci che l'Ucraina sta vincendo la guerra... di Francesco Santoianni Fubini che prova a convincerci che l'Ucraina sta vincendo la guerra...

Fubini che prova a convincerci che l'Ucraina sta vincendo la guerra...

Halloween e il fascismo di Francesco Erspamer  Halloween e il fascismo

Halloween e il fascismo

Ma che c'entra La Russa con Pasolini? di Paolo Desogus Ma che c'entra La Russa con Pasolini?

Ma che c'entra La Russa con Pasolini?

Nel “bunker” di Maduro di Geraldina Colotti Nel “bunker” di Maduro

Nel “bunker” di Maduro

Caccia alle Streghe, Zakharova e non solo di Alessandro Mariani Caccia alle Streghe, Zakharova e non solo

Caccia alle Streghe, Zakharova e non solo

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

La sinistra, l'America, e l'Occidente di Giuseppe Giannini La sinistra, l'America, e l'Occidente

La sinistra, l'America, e l'Occidente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

La sconfitta dell’uguaglianza, bisogna reagire di Michele Blanco La sconfitta dell’uguaglianza, bisogna reagire

La sconfitta dell’uguaglianza, bisogna reagire

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

L'orrore e' il capitalismo di Giorgio Cremaschi L'orrore e' il capitalismo

L'orrore e' il capitalismo

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti