Addestramento dell’esercito tedesco in Baviera degenera in scontro a fuoco: ferito un soldato
La polizia, ignara delle manovre in corso, ha scambiato i soldati per una minaccia reale
Un'esercitazione militare in Baviera, progettata per simulare scenari di crisi è drammaticamente sfociata in un incidente, che avrebbe potuto avere conseguenze potenzialmente ancora più tragiche. In un paradosso che avrebbe toni da commedia se non vi fosse un “ferito”, le forze armate tedesche sono finite nel mirino delle proprie forze dell'ordine. Un "fatale malinteso" durante la manovra su larga scala "Marshal Power" della Bundeswehr (l'esercito tedesco) ha portato a uno scontro a fuoco tra agenti di polizia e soldati, culminato con il ferimento di un militare. L'episodio, avvenuto tra mercoledì e giovedì, getta un'ombra inquietante su un addestramento che mirava a testare la cooperazione tra forze armate e civili in uno scenario di difesa NATO, in un clima già esacerbato dalle tensioni internazionali e dai continui annunci bellicisti in chiave antirussa delle classi dirigenti tedesche ed europee.
La dinamica dell’incidente
Secondo le prime e ancora confuse ricostruzioni, il motivo dell'incidente risiederebbe in un grave vuoto di comunicazione. Un reparto di polizia, non coinvolto nell'esercitazione e apparentemente all'oscuro del suo svolgimento, si è imbattuto in un'azione dei soldati. I militari, circa 800 in totale di cui 500 appartenenti alla polizia militare, stavano simulando operazioni di combattimento in territorio "nemico" in aree pubbliche, anziché in zone militari recintate. Gli agenti, non riconoscendo i soldati come parte di un'esercitazione, li avrebbero scambiati per una minaccia reale, forse per una cella terroristica o dei criminali armati. Ne è scaturito - come riferito dalla testata tedesca Bild, un conflitto a fuoco durante il quale un soldato sarebbe rimasto lievemente ferito.
Indagini serrate e continuazione dell esercitazione in forse
L'area dell'incidente è stata immediatamente transennata e le indagini, coordinate dalla Sezione Investigativa Criminale di Erding insieme agli specialisti dell'Ufficio di Polizia Criminale dello Stato Bavarese, proseguono per tutta la giornata di giovedì, come confermato da un portavoce.. Come riferito dalla testata giornalistica, Süddeutsche Zeitung, sia la Polizia che la Bundeswehr hanno avviato inchieste parallele per fare piena luce sulle circostanze. "Siamo in stretto contatto con la Bundeswehr", ha dichiarato la centrale di polizia competente, sottolineando l'obiettivo di "chiarire l'incidente il più rapidamente possibile". Un portavoce del Comando Operativo della Bundeswehr ha aggiunto che la polizia militare sta collaborando con la polizia locale per capire come si sia potuti giungere a questo tragico equivoco. Una decisione attesa per giovedì mattina riguarderà la prosecuzione o meno dell'esercitazione "Marshal Power" in Baviera, il cui svolgimento è ora messo in discussione.
L’esercitazione "Marshal Power": uno scenario di guerra iper-realistico
L'incidente si inserisce in un contesto addestrativo volutamente immersivo e ad alto impatto. "Marshal Power" è stata concepita per preparare la Bundeswehr, insieme a vigili del fuoco e servizi di soccorso, a un ipotetico scenario di attacco a un Paese membro della NATO. La particolarità, come sottolineato dalle forze armate, era proprio quella di operare in spazi aperti al pubblico per aumentare il realismo. Le forze si sono addestrate a contrastare droni, sabotaggi e le cosiddette "forze irregolari" (combattenti non statali), nonché a gestire scene del crimine, proteggere infrastrutture critiche – come la centrale nucleare dismessa Isar 2 – e combattere il traffico illegale di armi.
Proprio questa ricerca del realismo, tuttavia, sembra aver gettato le basi per il pericoloso fraintendimento con le forze dell'ordine civili, sollevando interrogativi cruciali sui protocolli di coordinamento e comunicazione. Le autorità hanno tenuto a precisare che in nessun momento la popolazione ha corso pericoli. Tuttavia, l'immagine di un addestramento che simula una crisi di sicurezza nazionale e finisce per generare una crisi reale per i suoi stessi partecipanti rimane una macchia difficile da cancellare anche agli occhi di alleati e nemici “veri” o “immaginari”.

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