Afghanistan, limitazioni a raid aerei NATO dopo l'uccisione dei 18 civili
Dopo il raid aereo NATO che l’altra settimana ha fatto 18 vittime tra i civili in Afghanistan ed ha teso immediatamente i rapporti tra Washington e Kabul è arrivata pronto il comunicato del Generale Allen, comandante delle forze alleate nel paese asiatico, per spiegare che le operazione aeree contro i talebani saranno soggette a restrizioni nel caso che i ribelli si difendano o nascondano in case di civili. E’ questa la nuova trovata per evitare un degradarsi dei rapporti tra i due paesi in un momento topico come questo per i destini della guerra in Afghanistan.
Difatti dopo il meeting NATO di due settimane fa che ha stabilito che il 2014 sarà l’anno del ritiro delle forze ISAF dal paese asiatico l’amministrazione Obama sta cercando di intensificare le operazioni in Afghanistan. Sebbene sia stato firmato anche già un accordo tra Kabul e Washington che garantisce sostegno economico e militare per altri 10 anni dopo il congedo delle forze USA è meglio non compromettere questa collaborazione proprio attraverso errori che potrebbero esasperare una situazione già difficile da gestire. Difatti sono aumentati gli attacchi suicidi dei ribelli talebani, rimangono interrotti i rapporti con il Pakistan che non ha riaperto la supply line verso l’Afghanistan, molti sono quindi i motivi che non lasciano sperare nulla di buono per il prossimo futuro. La Francia dopo la vittoria di Hollande alle Presidenziali ha già fatto sapere che già a fine 2012 il proprio contingente militare sarà riportato a casa. Negli Stati Uniti il sostegno alla guerra afghana è ai minimi dal suo inizio.