Afghanistan, un attacco suicida nella zona di Kandahar provoca la morte di 20 civili
Non si arrestano gli attacchi suicidi in Afghanistan. Sopratutto nella zona di Kandahar. Sono morti 20 civili in quello che inizialmente sembrava essere un attentato diretto a terrorizzare la popolazione ed invece il vero bersaglio è stato individuato: uomini dell'esercito afghano di scorta a camion NATO per gli approviggionamenti delle truppe ISAF. Un escalation di violenze quelle nella zona di Kandahar che sembrava essersi attenuata dopo che in estate erano stati compiuti diversi raid da parte delle forze di sicurezza afghane e da parte di soldati della coalizione tesi a fiaccare i focolai ribelli. La situazione sembra non far presagire nulla di buono specialmente in questa parte dell'Afghanistan, il sud, storicamente cuore della resistenza talebana. Era da febbraio che non si registrava un attentato nella zona. Ma lo stato della sicurezza nel paese asiatico non si può definire stabile. Nella provincia di Khost sono morte 10 persone tra militari e civili in un attacco sferrato contro un posto di blocco della polizia locale. Nonostante in vista del futuro congedo delle forze NATO dal paese nel 2014 molti poteri e competenze siano stati trasferiti alle forze di sicurezza afghane in modo che più incisivi siano i mezzi a disposizione per reprimere gli insorti la debolezza dell'esercito di Kabul rimane quasi invariata. Progressi sono stati compiuti grazie all'addestramento delle forze NATO ma molti analisti politici si chiedono la reale tenuta del paese una volta che l'Afghanistan di Hamid Karzai dovesse affrontare da solo la controffensiva talebana.