Delcy Rodriguez: «Il Venezuela costituisce una minaccia geopolitica e ideologica per il capitalismo»
Il Venezuela, spiega la dirigente bolivariana, è un paese scomodo per alcuni attori internazionali come gli Stati Uniti. Un paese che ostacola i piani imperiali di Washington. Ma da Caracas, ribadiscono che nonostante tutto, restano «liberi, indipendenti e sovrani»
Il Venezuela viene quotidianamente attaccato e calunniato. Il suo governo definito corrotto, inetto e dittatoriale. Per quale motivo tutto questo livore e accanimento viene riservato alla patria di Hugo Chávez e Simon Bolivar? La risposta viene fornita dal Ministro degli Esteri della Repubblica Bolivariana del Venezuela, Delcy Rodríguez Gómez, quando afferma che «il Venezuela costituisce una minaccia geopolitica e ideologica per il capitalismo».
Il Venezuela, spiega la dirigente bolivariana, è un paese scomodo per alcuni attori internazionali come gli Stati Uniti. Un paese che ostacola i piani imperiali di Washington. Ma da Caracas, ribadiscono che nonostante tutto, restano «liberi, indipendenti e sovrani».
Perché il Venezuela «percorre la strada di coloro che credono che esiste un altro mondo, dove viene preservata la specie umana e l’esistenza del pianeta. Insieme al presidente Nicolás Maduro continuiamo a portare avanti la dottrina militare boliviana in difesa della nostra integrità territoriale».
Inoltre, Delcy Rodríguez, che è intervenuta in occasione della Riunione Bolivariana Antimperialista in Difesa della Patria, per il XI anniversario del Comando Operativo Strategico (CEO) della Forza Armata Nazionale Bolivariana, ha ricordato l’immenso lavoro svolto da Chávez: «Il Comandante puntò sulla cooperazione, l’amicizia, lo sviluppo e l’unione dei popoli, difendendo sempre la multipolarità. I meccanismi di integrazione come la Celac, PetroCaribe e l’Alba sono il suo lascito».