Delegazione di pace africana. Il portavoce sudafricano smentisce i missili russi su Kiev

Delegazione di pace africana. Il portavoce sudafricano smentisce i missili russi su Kiev

I nostri articoli saranno gratuiti per sempre. Il tuo contributo fa la differenza: preserva la libera informazione. L'ANTIDIPLOMATICO SEI ANCHE TU!


E’ giunta oggi a Kiev per incontrare Zelensky la missione africana di pace, che comprende il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa e i leader di Comore, Congo, Egitto, Senegal e Uganda. 

Alcuni media internazionali come Reuters e Al Jazeera hanno riferito di esplosioni nella capitale ucraina mentre la delegazione africana iniziava la missione di pace. Un allarme aereo è stato diramato nella capitale ucraina e in tutta la regione proprio mentre il gruppo si apprestava a partire a far partire la visita. 

L'allarme è stato diramato dopo che l'aeronautica ucraina ha dichiarato che diversi missili russi Kalibr erano stati lanciati dal Mar Nero e si stavano "dirigendo a nord" verso Kiev.

L'amministrazione militare di Kiev ha poi dichiarato che le forze ucraine hanno messo in azione i sistemi di difesa aerea fuori dalla capitale e ha esortato i residenti a rimanere nei rifugi.

La versione di questi media - rilanciata in Italia dall’inviato del Tg1 - è stata però nettamente smentita dal portavoce del presidente sudafricano, Vincent Magvenya. Questi tramite il proprio profilo Twitter ha riferito che la missione africana non ha sentito esplosioni o sirene a Kiev dopo la dichiarazione di allarme aereo.

"Stranamente, non abbiamo sentito sirene o esplosioni... Invece abbiamo visto persone che camminavano tranquillamente. Da quello che abbiamo visto sembra tutto normale", ha scritto Magvenya.


Secondo quanto riporta il portale sudafricano News24, lo stesso presidente Ramaphosa avrebbe dichiarato riguardo le esplosioni a Kiev: "Si tratta di disinformazione e di falsità”. 

L'aeronautica militare del regime ucraino ha dichiarato che la difesa aerea ha distrutto sei missili Kinnzhal e sei missili Kaliber che volavano verso la regione di Kiev.

Il canale Telegram Rvvoekor fornisce invece una versione dei fatti ben diversa: “l’attacco missilistico” sarebbe in realtà una provocazione del regime di Kiev per sabotare la missione di pace africana. 

Scrive Rvvoekor: “Il regime di Zelensky ha organizzato una provocazione con esplosioni nel cielo e la "difesa" di Kiev da parte delle forze di difesa aerea. La psico-operazione è organizzata durante la visita dei leader africani per mostrare che il "malvagio aggressore”, la Russia sta attaccando nonostante la visita del presidente del Sudafrica, che ha parlato bene della Russia”.   

Insomma, nulla di nuovo sotto il cielo di Kiev. Le provocazioni ucraine e la disinformazione occidentale vanno a braccetto da ben prima che la Russia avviasse la sua operazione militare speciale. 

La Redazione de l'AntiDiplomatico

La Redazione de l'AntiDiplomatico

L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa. Per ogni informazione, richiesta, consiglio e critica: info@lantidiplomatico.it

Potrebbe anche interessarti

Quando Mario Monti parla di "sacrifici".... di Fabrizio Verde Quando Mario Monti parla di "sacrifici"....

Quando Mario Monti parla di "sacrifici"....

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi di Giovanna Nigi "11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

La macchia indelebile di Odessa di Giorgio Cremaschi La macchia indelebile di Odessa

La macchia indelebile di Odessa

Armi ad Israele: a che gioco sta giocando Washington? di Giacomo Gabellini Armi ad Israele: a che gioco sta giocando Washington?

Armi ad Israele: a che gioco sta giocando Washington?

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri di Savino Balzano L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia di Alberto Fazolo Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Quando il bonus è un malus di Giuseppe Giannini Quando il bonus è un malus

Quando il bonus è un malus

Toti e quei reati "a fin di bene" di Antonio Di Siena Toti e quei reati "a fin di bene"

Toti e quei reati "a fin di bene"

Di vincolo esterno si muore: in ricordo di Aldo Moro di Gilberto Trombetta Di vincolo esterno si muore: in ricordo di Aldo Moro

Di vincolo esterno si muore: in ricordo di Aldo Moro

Libia, il mantra di Le Monde (che presto arriverà in Italia) di Michelangelo Severgnini Libia, il mantra di Le Monde (che presto arriverà in Italia)

Libia, il mantra di Le Monde (che presto arriverà in Italia)

Gli ultimi dati del commercio estero cinese di Pasquale Cicalese Gli ultimi dati del commercio estero cinese

Gli ultimi dati del commercio estero cinese

Il Premio Pullitzer e il mondo al contrario di Andrea Puccio Il Premio Pullitzer e il mondo al contrario

Il Premio Pullitzer e il mondo al contrario

Putin si fa la sua Stavka di Giuseppe Masala Putin si fa la sua Stavka

Putin si fa la sua Stavka

Lenin fuori dalla retorica di Paolo Pioppi Lenin fuori dalla retorica

Lenin fuori dalla retorica

Gibuti, il porto di tutti.... tranne che dei gibutiani! di Paolo Arigotti Gibuti, il porto di tutti.... tranne che dei gibutiani!

Gibuti, il porto di tutti.... tranne che dei gibutiani!

Disuguaglianze inaccettabili di Michele Blanco Disuguaglianze inaccettabili

Disuguaglianze inaccettabili

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti