Delegazione di pace africana. Il portavoce sudafricano smentisce i missili russi su Kiev
E’ giunta oggi a Kiev per incontrare Zelensky la missione africana di pace, che comprende il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa e i leader di Comore, Congo, Egitto, Senegal e Uganda.
Alcuni media internazionali come Reuters e Al Jazeera hanno riferito di esplosioni nella capitale ucraina mentre la delegazione africana iniziava la missione di pace. Un allarme aereo è stato diramato nella capitale ucraina e in tutta la regione proprio mentre il gruppo si apprestava a partire a far partire la visita.
L'allarme è stato diramato dopo che l'aeronautica ucraina ha dichiarato che diversi missili russi Kalibr erano stati lanciati dal Mar Nero e si stavano "dirigendo a nord" verso Kiev.
L'amministrazione militare di Kiev ha poi dichiarato che le forze ucraine hanno messo in azione i sistemi di difesa aerea fuori dalla capitale e ha esortato i residenti a rimanere nei rifugi.
La versione di questi media - rilanciata in Italia dall’inviato del Tg1 - è stata però nettamente smentita dal portavoce del presidente sudafricano, Vincent Magvenya. Questi tramite il proprio profilo Twitter ha riferito che la missione africana non ha sentito esplosioni o sirene a Kiev dopo la dichiarazione di allarme aereo.
Strangely, we didn't hear the sirens or explosions. #AfricanPeaceMission program is proceeding as planned.
— Vincent Magwenya ???????? (@SpokespersonRSA) June 16, 2023
"Stranamente, non abbiamo sentito sirene o esplosioni... Invece abbiamo visto persone che camminavano tranquillamente. Da quello che abbiamo visto sembra tutto normale", ha scritto Magvenya.
Secondo quanto riporta il portale sudafricano News24, lo stesso presidente Ramaphosa avrebbe dichiarato riguardo le esplosioni a Kiev: "Si tratta di disinformazione e di falsità”.
L'aeronautica militare del regime ucraino ha dichiarato che la difesa aerea ha distrutto sei missili Kinnzhal e sei missili Kaliber che volavano verso la regione di Kiev.
Il canale Telegram Rvvoekor fornisce invece una versione dei fatti ben diversa: “l’attacco missilistico” sarebbe in realtà una provocazione del regime di Kiev per sabotare la missione di pace africana.
Scrive Rvvoekor: “Il regime di Zelensky ha organizzato una provocazione con esplosioni nel cielo e la "difesa" di Kiev da parte delle forze di difesa aerea. La psico-operazione è organizzata durante la visita dei leader africani per mostrare che il "malvagio aggressore”, la Russia sta attaccando nonostante la visita del presidente del Sudafrica, che ha parlato bene della Russia”.
Insomma, nulla di nuovo sotto il cielo di Kiev. Le provocazioni ucraine e la disinformazione occidentale vanno a braccetto da ben prima che la Russia avviasse la sua operazione militare speciale.