Ex Presidente Morgan Stanley: causa pandemia "una doppia recessione" per gli USA
Stephen Roach, ex presidente della multinazionale finanziaria Morgan Stanley, ritiene che la caduta del dollaro potrebbe attestarsi al 35% fino alla fine del prossimo anno.
Sebbene i mercati azionari statunitensi abbiano assistito a una notevole ripresa incoraggiata dalla vittoria elettorale del candidato democratico Joe Biden e dalla speranza di un imminente vaccino contro il coronavirus, alcuni esperti continuano a sottolineare la fragilità dell'economia del Paese.
È il caso dell'economista e professore universitario Stephen Roach, che in un'intervista alla CNBC ha previsto che gli Stati Uniti potrebbero subire una "doppia recessione" a causa del persistere degli effetti dannosi della pandemi<.
Roach, che è stato un alto funzionario presso la società di investimento Morgan Stanley per tre decenni, prevede che il numero crescente di infezioni negli Stati Uniti causerà nuovi blocchi e che presto influenzeranno l'economia nazionale, con una probabile contrazione di un 1% nel primo trimestre del 2021.
L'analista ha spiegato che queste ricadute mostrano che l'economia statunitense è ancora vulnerabile alla recessione.
Ritiene, infatti, che il rimbalzo avvenuto dopo il calo più rapido della storia sia stato puramente tecnico e che i settori produttivi chiave siano ancora lontani dalla ripresa.
È a questa circostanza che Roach si riferisce quando parla di una "recessione a doppia caduta", che è ciò che vengono chiamate le sequenze temporali in cui l'economia declina, recupera leggermente e cade di nuovo bruscamente.
L'esperto economista ha anche sottolineato la difficile situazione in cui si trova la valuta nazionale statunitense. Secondo le sue previsioni, il dollaro potrebbe subire una caduta di circa il 35% entro un anno. Tra le cause di questo deprezzamento c'è, secondo Roach, il deficit di bilancio degli Stati Uniti , cresciuto notevolmente nel corso del 2020 a causa della crisi causata dalla pandemia.