La proposta di Putin per difendere la "memoria storica"
Durante il forum "Grande Eredità – Futuro Comune" a Volgograd, il presidente russo Vladimir Putin ha proposto la creazione di una commissione congiunta tra Russia e Bielorussia per tutelare la memoria storica della Grande Guerra Patriottica (1941–1945), ovvero il fronte orientale della Seconda guerra mondiale. L’obiettivo? Difendere la verità storica e contrastare il revisionismo, il nazismo e ogni forma di intolleranza.
Putin ha sottolineato l’importanza di unire forze pubbliche e politiche, in particolare i giovani, intorno a progetti comuni che celebrino il coraggio e il sacrificio dei popoli sovietici nella sconfitta del nazismo. La commissione includerà esperti e storici di entrambi i Paesi e si inserisce in un contesto più ampio: la costruzione di un nuovo ordine mondiale fondato su una "sicurezza equa e indivisibile".
Nel suo intervento, il presidente ha anche ribadito che l’Eurasia deve trasformarsi in uno spazio di pace, stabilità e sviluppo sostenibile, in contrapposizione ai modelli occidentali. Ha inoltre annunciato che truppe di diversi Paesi sfileranno accanto ai soldati russi nella parata del 9 maggio sulla Piazza Rossa. Infine, Putin ha rilanciato l’intesa economica con la Bielorussia, in particolare nei settori industriali e tecnologici.
Tra i progetti, anche la costruzione congiunta di impianti per droni e sistemi aerei avanzati. Una cooperazione che, secondo Mosca, rappresenta un esempio concreto di integrazione eurasiatica.
*Tratto dalla newsletter quotidiana de l'AntiDiplomatico dedicata ai nostri abbonati