La Russia conferma che i blackout in Venezuela sono stati pianificati da Washington
I due blackout di massa verificatesi in Venezuela sono il risultato di un'operazione pianificata dagli Stati Uniti, ha denunciato il viceministro della Difesa di Mosca Alexander Fomin, in un'intervista all’emittente RT.
Fomin ha affermato che “gli USA non si fermano” nel fare pressione sul Venezuela. "Non rifiutano nessuno strumento. Utilizzano strumenti come le guerre ibride, le rivoluzioni colorate e addestrano leader e militanti dei movimenti radicali", ha dichiarato il viceministro.
“E’ in corso un’operazione chiamata ‘Blackout’. Si tratta di una chiusura pianificata ed artificiale di impianti energetici, che colpisce negativamente il paese e aggrava la crisi attuale, principalmente la crisi economica", ha detto Fomin.
Inoltre, l'alto funzionario ha predetto che Cuba e Nicaragua saranno "le prossime vittime" di Washington.
Fomin ritiene inoltre che "l'opzione di forza" che gli Stati Uniti hanno preparato e che "spaventa tutti" non porterà benefici a Washington, perché “può avvicinare ulteriormente al governo venezuelano".
Il viceministro russo ha infine dichiarato che la Russia sostiene il Venezuela nella cooperazione “tecnico-militare”, così come “nel ripristino degli armamenti e delle attrezzature militari”.