L'uccisione del numero due di Al Qaeda Al-Libi ha creato un vuoto di potere

L'uccisione del numero due di Al Qaeda Al-Libi ha creato un vuoto di potere

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L’uccisione, prima probabile e poi confermata, del numero due di Al Qaeda, Abu Yahya Al-Libi da parte di droni statunitensi  in un raid nel Waziristan del Nord potrebbe aver creato un vuoto di potere all’interno dell’organizzazione terroristica. Sono queste le previsioni di analisti di intelligence per i prossimi  mesi.
L’uccisione di Osama Bin Laden, l’eliminazione costante di figure di spicco mediante l’uso di droni a confine tra Afghanistan e Pakistan, hanno indebolito la cellula operativa e dirigenziale di Al-Qaeda, che ha storicamente la sua centrale del terrore in Pakistan.
Questo cambiamento potrebbe portare anche ad un aumento degli attacchi terroristici dal momento che il potere sarebbe nelle mani di più capi e soprattutto giovani. Sebbene, difatti, la leadership sarebbe nella mani del numero due poi divenuto numero uno di Al Qaeda, dopo la morte di Bin Laden, Al Zawahiri,  sempre più attive e vogliose di agire in modo indipendente si fanno le cellule attive nella penisola arabica come ad esempio quella yemenita che sembrerebbe prendere sempre più piede. Conosciuta con l’acronimo di A.Q.A.P ( Al Qaeda in Arab Peninsula) questa sezione potrebbe addirittura prendere le redini del potere. Nel carteggio ritrovato nel compound di Abbottatad, ultima dimora di Osama Bin Laden, lo stesso leader di Al Qaeda esprimeva la sua preoccupazione per giovani poco esperti ma anche meno controllabili. La cellula yemenita avrebbe per esempio tentato di compiere diversi attentati bomba su voli di linea americani, puntualmente sventati dalle forze di intelligence internazionali. 

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