Pomigliano, nuovo sciopero dello Slai Cobas: “Stellantis non riuscirà a recuperare 60.000 vetture perse”

2711
Pomigliano, nuovo sciopero dello Slai Cobas: “Stellantis non riuscirà a recuperare 60.000 vetture perse”

 

Ecco a cosa porta la testardaggine e il delirio di onnipotenza padronale della dirigenza di Stellantis nello stabilimento ex Fiat di Pomigliano d’Arco. Da tre mesi i lavoratori sono in agitazione, con i cortei interni, poi gli scioperi, come quelli di questa mattina, contro i ritmi insostenibili della produzione e le precarie condizioni igienico sanitarie di alcuni reparti.

L’unica risposta aziendale è stata quella di indire i sabati lavorativi per recuperare la produzione dei modelli Fiat Panda e Alfa Romeo Tonale.

Il recupero della produzione, ben 60.000 vetture, è un’impresa difficile che mette in evidenza, tra l’altro, le carenze dell’organizzazione produttiva e dell’impiantistica della piattaforma di Pomigliano. Neanche il richiamo delle maestranze dallo stabilimento di Melfi, così come quelli altri operai da altri settori ha potuto mettere una toppa all’emergenza produttiva.

A dimostrazione di questo sbandamento, Stellantis ha chiesto ai sindacati di categoria firmatari degli accordi con l’azienda, Fim, Uilm, Fismic, Ugl metalmeccanici, AQCF, di far lavorare mezz’ora in più gli operai per recuperare la produzione. Una richiesta che neanche i sindacati firmatari di tutti gli accordi possibili e inimmaginabili sulla pelle dei lavoratori hanno potuto, al momento, accettare.

Lo Slai Cobas, che ieri aveva indetto lo sciopero di 8 ore contro l’ennesimo sabato lavorativo, chiarisce il quadro di quella che è stata la mobilitazione di oggi e lo stato della produzione aziendale:

“La prevista e confermata adesione al 40% dei lavoratori allo sciopero dello Slai cobas ancora una volta ha reso impossibile l’organizzazione del recupero della produzione delle vetture Panda e Tonale sui due turni costringendo l’azienda a far convergere più lavoratori possibili sul primo turno, compresi i trasfertisti di Melfi: rispetto alla preventivata produzione di 306 Panda, al primo turno, ne sono state prodotte solo 210; per la Tonale rispetto alle 206 preventivate ne sono state prodotte 100.”

Tra l’altro c’è un altro aspetto che lo Slai invita a considerare: “Non è pensabile colmare questo grave ‘deficit produttivo’ con l'intensificazione di ritmi e carichi di lavoro già insostenibili e che minano rovinosamente la salute dei lavoratori costretti inoltre ad operare in condizioni ambientali ed igieniche semplicemente vergognose. Ed è incompatibile il permanere della cassa integrazione strutturale da anni (e che tra altro falcidia i salari delle fabbriche Stellantis italiane già tra i più bassi in Europa) ed il ricorso al lavoro straordinario e i recuperi al sabato.”

A l’AntiDiplomatico, Mara Malavenda, ex deputata dello Slai Cobas, dell’esecutivo nazionale del sindacato di base, ci ha fornito ulteriori spiegazioni.

“É evidente che con gli scioperi in atto l’Azienda è impossibilitata ai recuperi della produzione persa al punto di essere costretta a confessare ai suoi sindacati le gravi magagne produttive che impediscono il decollo della fabbrica e ne pregiudicano il futuro.”

Malavenda ha avvertito che “di questo passo Stellantis non riuscirà a recuperare il deficit produttivo di 60.000 vetture perse. Deficit destinato in prospettiva ad estendersi per evidenti e gravi colpe Aziendali.”

Infine, dal sindacato di base hanno ribadito un concetto chiave di questa lotta: "Stellantis si rassegni: con le buone o le cattive riporteremo la democrazia in fabbrica per la forte tutela dei lavoratori e dei loro diritti.”

 

 

 

Francesco Guadagni

Francesco Guadagni

 

Nato nell'anno di grazia 1979. Capolavoro e mancato. Metà osco, metà vesuviano. Marxista fumolentista. S.S.C.Napoli la mia malattia. Pochi pregi, tanti difetti, fra i quali: Laurea in Lettere Moderne, Iscrizione all'Albo giornalisti pubblicisti della Campania dal 2010. Per molti anni mi sono occupato di relazioni sindacali, coprendo le vertenze di aziende multinazionali quali Fiat e di Leonardo Finmeccanica. Impegno di militanza politica, divenata passione, è il Medio Oriente. Per LAD Gruppo Editoriale ho pubblicato il libro 'Passione Pasolini - Un Viaggio con David Grieco', prefazione di Paolo Desogus. 

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

La resa (incondizionata) di Trump di Loretta Napoleoni La resa (incondizionata) di Trump

La resa (incondizionata) di Trump

Il Teatro delle Ombre arriva a Teheran (seconda parte) di Giuseppe Masala Il Teatro delle Ombre arriva a Teheran (seconda parte)

Il Teatro delle Ombre arriva a Teheran (seconda parte)

E’ cupo per l‘Italia il cielo sopra Bengasi di Michelangelo Severgnini E’ cupo per l‘Italia il cielo sopra Bengasi

E’ cupo per l‘Italia il cielo sopra Bengasi

Medio Oriente: scelta tra caos e riequilibrio internazionale   Una finestra aperta Medio Oriente: scelta tra caos e riequilibrio internazionale

Medio Oriente: scelta tra caos e riequilibrio internazionale

"Un semplice incidente" e le (solite) fake news contro l'Iran di Francesco Santoianni "Un semplice incidente" e le (solite) fake news contro l'Iran

"Un semplice incidente" e le (solite) fake news contro l'Iran

Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione di Raffaella Milandri Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione

Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione

L'intrinseca debolezza dell'Impero americano di Francesco Erspamer  L'intrinseca debolezza dell'Impero americano

L'intrinseca debolezza dell'Impero americano

La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea? di Gao Jian La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea?

La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea?

Resistenza e Sobrietà di Alessandro Mariani Resistenza e Sobrietà

Resistenza e Sobrietà

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

O si e' contro la Nato o si e' sua complice di Giorgio Cremaschi O si e' contro la Nato o si e' sua complice

O si e' contro la Nato o si e' sua complice

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti