Trappola del debito? No, la Bri riduce le disuguaglianze

10372
Trappola del debito? No, la Bri riduce le disuguaglianze



di Diego Angelo Bertozzi - Belt and Road Initiative Report


Per molti la Bri cinese altro non sarebbe che la copertura per una vera e propria strategia di dominio che si materializza attraverso una precisa tattica: indebitare i Paesi coinvolti con prestiti nella costruzione di infrastrutture per poi assumere il controllo di quest'ultime.

Ma è davvero solo questo? Si tratta di un ulteriore cappio al collo dei Paesi poveri o in via di sviluppo? La risposta data da AidData, un centro di ricerca statunitense, sottolinea ben altro: certo - si legge nel rapporto appena pubblicato "Connective Financing: Chinese Infrastructure Projects and the Diffusion of Economic Activity in Developing Countries" - ci sono problemi di debito, ma a risaltare è un aspetto tutt'altro che secondario: nei Paesi coinvolti dalla Belt and Road, con progetti infrastrutturali di collegamento, si è verificata una diminuzione delle disparità economiche "in un modo nel quale mai erano riusciti i donatori occidentali".

Mentre le agenzie umanitarie occidentali e le banche multilaterali di sviluppo "preferiscono localizzare i propri investimenti nelle aree più ricche dei paesi ospitanti" ignorando di lavorare in regioni economicamente svantaggiate, la Cina ha portato benefici proprio in queste: "Nei paesi beneficiari degli aiuti, molte comunità rurali sono scollegate dalle aree più sviluppate del paese ed è difficile per i residenti svolgere un lavoro più remunerativo in un luogo distante, ad esempio, un'ora dal centro della città. L'accessibilità li aiuta ad avere migliori opportunità di lavoro, mentre le piccole e medie imprese possono anche raggiungere una clientela più ampia".

In generale queste sono le conclusioni dello studio: "Troviamo che i progetti di sviluppo cinesi in generale, e i progetti di trasporto cinesi in in particolare, riducono le disuguaglianze economiche all'interno e tra le regioni. Gli investimenti cinesi in "infrastrutture connettive" producono ricadute economiche positive che livellano la distribuzione spaziale dell'attività economica. Nella misura in cui la Cina sta contribuendo allo sviluppo i paesi sfuggono a equilibri spaziali inefficienti in cui la maggior parte dell'attività economica si concentra in piccolo numero di centri urbani e gravita lontano dalle città e dai villaggi rurali, questo è un risultato che dovrebbe essere celebrato".

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Potrebbe anche interessarti

Ucraina: avanti, verso l'impossibile pace di Giuseppe Masala Ucraina: avanti, verso l'impossibile pace

Ucraina: avanti, verso l'impossibile pace

Libia, la propaganda Ong a "Presa Diretta" di Michelangelo Severgnini Libia, la propaganda Ong a "Presa Diretta"

Libia, la propaganda Ong a "Presa Diretta"

Le pagliacciate che alimentano il neocapitalismo di Francesco Erspamer  Le pagliacciate che alimentano il neocapitalismo

Le pagliacciate che alimentano il neocapitalismo

La (cinica) ferocia degli atlantisti più fanatici di Paolo Desogus La (cinica) ferocia degli atlantisti più fanatici

La (cinica) ferocia degli atlantisti più fanatici

Nel “bunker” di Maduro di Geraldina Colotti Nel “bunker” di Maduro

Nel “bunker” di Maduro

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Come la Grecia di Michele Blanco Come la Grecia

Come la Grecia

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti