Una disputa marittima tra Pechino e Manila preoccupa Washington
Gli Stati Uniti hanno sempre considerato il mare cinese del sud una loro questione così come l’intero pacifico. Soprattutto l’amministrazione Obama ha posto come priorità di politica estera l’intera regione e non è casuale visto che questa zona di acque intorno alle Filippine e alla Cina sarebbe ricchissima di petrolio e gas.
E sono due motivi molti grandi per iniziare addirittura una guerra di bassa intensità. E così una disputa di poco valore tra alcuni pescherecci cinesi, immediatamente supportati da due incrociatori della marina, con un’imbarcazione delle forze navali filippine che cercava di impedire la pesca in acque territoriali, appartenenti a Manila può innescare subito tensioni che sono presenti e che non vengono smorzate da nessun lato.
Così una nave statunitense è accorsa in aiuto di quella filippina. Non è successo nulla ma l’assertività cinesi nel pacifico è palese e genera preoccupazione da parte di Washington e da altri paesi asiatici, tanto che il Segretario di Stato Clinton e il Segretario alla Difesa Panetta sono stati a Pechino alcune settimane fa non casualmente ma proprio per cercare di allentare il clima che si fa sempre più pesante. L’aumento della spesa militare da parte della Cina che ogni anno diventa più consistente e l’invio di marines in basi militari in Australia fanno presagire una strategia dell’attenzione che non lascia nulla al caso.