"Vola il Pil", ma i salari restano al palo. Una coscienza di classe direbbe basta!

1968
"Vola il Pil", ma i salari restano al palo. Una coscienza di classe direbbe basta!

Oggi giornata ricca di dati macroeconomici europei. I vari istituti di statistica hanno pubblicato in particolare il dato del pil del secondo trimestre. Il Pil Francia congiunturale +0,9% (era previsto +0.8%), Germania 1,5% (era previsto 2%), Italia 2,7% (era previsto 1,3). Crescita anno su anno secondo trimestre Italia previsto +15,9%, dato reale 17,3% e i servizi ad aprile erano ancora chiusi.

Secondo l'Istat il dato acquisito nel 2021, cioè se la crescita fosse nulla nel terzo e quarto trimestre, è pari a +4.8%. I più si aspettavano un dato congiunturale di 1.5, solo il Centro Studi di Confindustria nei giorni scorsi stimava 2%, ma il dato reale, 2,7%, è inaspettato, a tal punto che il sito del Sole 24 ore titola "Vola il pil".

Si saprà nelle prossime settimane quali settori, e in che misura, hanno contribuito. Di certo ora si sa una stazionarietà dell'agricoltura e una forte crescita di industria e servizi. E' uscito anche il dato della disoccupazione a giugno. Era prevista al 10,4%, dato reale 9,7%. Da febbraio sono stati creati 400 mila posti di lavoro, ma moltissimi a tempo determinato, ne mancano per i livelli pre covid 470 mila, ma di certo si assiste ad una crescita occupazionale, specie negli ultimi mesi. Lo stesso Inps ha dichiarato nelle scorse settimane che le perdite contributive (vale a dire le trattenute in busta paga pensionistiche) sono state tutte recuperate.

Un altro dato è uscito, l'inflazione passa da 1,3% a 1,8% ma non sappiamo ancora se ciò è dovuta a vivacità di domanda o maggiori costi scaricati sui consumi. Di certo il differenziale inflazionistico, che porta ad erodere quote di mercato mondiale, con la Germania, sempre a questo paese favorevole, tranne nelgi ultimi anni, è pari a 2% (l'inflazione registrata dalla Germania è pari a 3.8%).

Di tutti questi dati chi non può gioire sono i lavoratori: ieri l'Istat ha pubblicato il dato delle retribuzioni, cresciute in un anno appena dello 0.6%, con punte 1,2 nell'industria, ma triennale ed in ogni caso inferiore all'inflazione e crescita nulla per molti settori, nonostante abbiano siglato contratti. La deflazione salariale attanaglia i veri artefici di questa crescita.

Una coscienza di classe, diffusa, potrebbe portare a dire: basta! Meglio tardi che mai.

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Potrebbe anche interessarti

Venezuela nel mirino: la narrazione che assolve gli USA di Fabrizio Verde Venezuela nel mirino: la narrazione che assolve gli USA

Venezuela nel mirino: la narrazione che assolve gli USA

Come Milei ha aperto le porte al saccheggio dell'Argentina di Giuseppe Masala Come Milei ha aperto le porte al saccheggio dell'Argentina

Come Milei ha aperto le porte al saccheggio dell'Argentina

"Gaza ha vinto!" A Genova venerdì 21 novembre la prima proiezione di Michelangelo Severgnini "Gaza ha vinto!" A Genova venerdì 21 novembre la prima proiezione

"Gaza ha vinto!" A Genova venerdì 21 novembre la prima proiezione

Fubini che prova a convincerci che l'Ucraina sta vincendo la guerra... di Francesco Santoianni Fubini che prova a convincerci che l'Ucraina sta vincendo la guerra...

Fubini che prova a convincerci che l'Ucraina sta vincendo la guerra...

Halloween e il fascismo di Francesco Erspamer  Halloween e il fascismo

Halloween e il fascismo

Ma che c'entra La Russa con Pasolini? di Paolo Desogus Ma che c'entra La Russa con Pasolini?

Ma che c'entra La Russa con Pasolini?

Nel “bunker” di Maduro di Geraldina Colotti Nel “bunker” di Maduro

Nel “bunker” di Maduro

Caccia alle Streghe, Zakharova e non solo di Alessandro Mariani Caccia alle Streghe, Zakharova e non solo

Caccia alle Streghe, Zakharova e non solo

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

Nessun altro posto di Giuseppe Giannini Nessun altro posto

Nessun altro posto

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

La sconfitta dell’uguaglianza, bisogna reagire di Michele Blanco La sconfitta dell’uguaglianza, bisogna reagire

La sconfitta dell’uguaglianza, bisogna reagire

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti