Assange: gli Usa restringeranno l’accesso alle cure a basso costo contro cancro e Ebola
Un accordo che risponderebbe agli interessi delle grandi case farmaceutiche
Gli Stati Uniti stanno promuovendo misure che bloccheranno significativamente l’accesso alle cure a basso costo per combattere malattie come il cancro o di tipo contagioso come l’Ebola. La denuncia arriva da Julian Assange.
Il fondatore di WikiLeaks e la giornalista Sarah Harrison hanno pubblicato un articolo che spiega i dettagli del capitolo dell'accordo strategico di partenariato economico Trans-Pacific (TPP), che secondo loro, illustra il tentativo degli Usa di creare un monopolio su questi farmaci con l’aiuto di soci strategici come il Giappone.
"Il TTP ridurrà notevolmente la possibilità di ottenere medicinali a prezzi accessibili per salvare vite umane, e aumenterà la capacità dell'industria farmaceutica di mantenere i monopoli", hanno sottolineato Assange e Harrison. Gli autori evidenziano anche che si vuole costringere gli Stati firmatari ad impostare un monopolio automatico (esclusiva di mercato), che gli Stati Uniti pretendono di pattuire per 12 anni.
"L’Amministrazione Obama avrebbe rotto la sua promessa di promuovere medicinali accessibili contro il cancro, essendosi precedentemente impegnata a ridurre il monopolio delle stesse da 12 a 7 anni. Questo significa che i pazienti le cui vite dipendono da questi medicinali tenderanno a pagare ticket più alti per le stesse negli anni a venire”, affermano.
“Questi costi, in generale, sono impossibili da pagare per i paesi in via di sviluppo che stanno nei negoziati TPP", sottolinea Assange, aggiungendo che Washington intende concludere rapidamente la firma di questo accordo che risponderebbe principalmente agli interessi delle grandi case farmaceutiche beneficiarie di questo blocco ai trattamenti a basso costo.