Chi comanda (veramente) in Europa

1869
Chi comanda (veramente) in Europa


di Alessandro Volpi*

Chi comanda in Europa. In Germania, BlackRock ha partecipazioni, sia direttamente sia attraverso fondi posseduti, comprese fra il 3 e il 10% in Commerzabank, Deutsche Bank, Continental, Adidas, Bayer, Lufthansa, Sofran, Daimler, Ag, Basf, Allianz, Siemens, Thyssen Krupp, Muniche Re, Rheinmetall, Hensholdt. A questo complesso di partecipazioni si aggiunge una lunga lista di azioni possedute, al di sotto della soglia del 3%, in numerosissime altre società tedesche, a partire dal settore del credito e delle assicurazioni. In Francia, la società guidata da Larry Fink detiene pacchetti azionari, di nuovo fra il 3 e il 9%, in Sanofi, TotalEnergies, Lvhm, Schneider Electric, Société Générale, Orpea.

Anche qui, come in Germania e in Italia, BlackRock possiede partecipazioni inferiori alla soglia del 3% in numerosissime società francesi, con una significativa incidenza nel comparto bancario. In Inghilterra, la società americana gestisce una serie di fondi UCITS domiciliati nell’isola, che contengono importanti partecipazioni di società inglesi, mentre registra una presenza azionaria diretta in Shell, in Netwest group e in Preqin. Le partecipazioni in Spagna di BlackRock sono concentrate nel sistema bancario, in Bbva, Banco Sabadell, Banco Santander, Caixa Banca, dove il capitale posseduto oscilla fra il 6 e l’8%, e in una serie di altri settori ambiti dove la quota posseduta è superiore al 5%, da Iberdola, a Repsol, Enagas, Redeia, Telefonica, Grifols, Fluidra, Merlin e AM-Deus.

Una peso particolare poi il fondo americano assume in Naturgy, di cui controlla il 10%. A questi dati generali vanno aggiunte tre considerazioni ulteriori. La prima è rappresentata dal fatto che BlackRock è il principale azionista delle società che gestiscono la Borsa di Londra, quella di Francoforte e quella di Milano. La seconda, già accennata per il caso italiano, è riconducibile alla massiccia presenza in quasi tutti gli Stati europei di un esteso circuito di vendita degli Etf prodotti da BlackRock volti a intercettare il risparmio diffuso; a tal riguardo è opportuno sottolineare che quello degli Etf è un settore in forte crescita, con un mercato complessivo in Europa di oltre 2800 miliardi di dollari, destinati, appunto, a “catturare” una larga fetta del risparmio gestito, con oltre 11 milioni di piani di risparmio solo in Etf. La terza considerazione consiste nel mettere in evidenza che BlackRock rappresenta soltanto uno dei tre grandi fondi americani che dominano la scena europea perché considerazioni analoghe sarebbero possibili per Vanguard e State Street, la cui azione, rispetto alla società presieduta da Fink, è costruita soprattutto sulla produzione di Etf e di fondi in cui sono contenuti rilevanti pacchetti azionari di società italiane.
 
 
*Post Facebook del 10 ottobre 2025

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Nasce la prima Stablecoin “Europea” di Giuseppe Masala Nasce la prima Stablecoin “Europea”

Nasce la prima Stablecoin “Europea”

L'Inter gioca a Bengasi. La Farnesina non ha nulla da dire oggi? di Michelangelo Severgnini L'Inter gioca a Bengasi. La Farnesina non ha nulla da dire oggi?

L'Inter gioca a Bengasi. La Farnesina non ha nulla da dire oggi?

Dal concetto alla pratica: la Cina e lo sviluppo globale delle donne   Una finestra aperta Dal concetto alla pratica: la Cina e lo sviluppo globale delle donne

Dal concetto alla pratica: la Cina e lo sviluppo globale delle donne

Ora organizzazione, ideologia, coscienza di Francesco Erspamer  Ora organizzazione, ideologia, coscienza

Ora organizzazione, ideologia, coscienza

Giorgia Meloni e il "weekend lungo" di Paolo Desogus Giorgia Meloni e il "weekend lungo"

Giorgia Meloni e il "weekend lungo"

Premiata con il Nobel l'alter ego di Netanyahu di Geraldina Colotti Premiata con il Nobel l'alter ego di Netanyahu

Premiata con il Nobel l'alter ego di Netanyahu

Situazione grave (ma non seria) a quota 8000 di Alessandro Mariani Situazione grave (ma non seria) a quota 8000

Situazione grave (ma non seria) a quota 8000

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

L’ignoranza ci rende più poveri. di Michele Blanco L’ignoranza ci rende più poveri.

L’ignoranza ci rende più poveri.

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti