Giappone: Shinzo Abe nuovamente premier?
La sua nomina a leader del Partito Liberal Democratico segna una svolta nazionalista in grado di minare ulteriormente i rapporti con la Cina
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"Non solo per noi stessi, non solo per il partito, ma per un proposito più grande: costruire un Giappone più forte e prospero, in cui le persone possano sentirsi felici di essere giapponesi". Con queste parole, l'ex premier giapponese Shinzo Abe ha accettato la nomina di leader e candidato premier del partito Liberal Democratico, oggi all'opposizione ma favorito per le prossime elezioni nazionali previste per l'estate prossima. Primo ministro per un anno nel 2006 come successore di Junichiro Koizumi, Abe si era fatto promotore di un ruolo globale del Giappone ed aveva promosso sforzi per aumentare l'orgoglio nazionale. Per questo, sottolineano gli esperti internazionali, la sua elezione segna una svolta nazionalista e di destra per il partito e potrebbe acuire ulteriormente le tensioni con Cina e Corea del Sud, in un periodo storico estremamente delicato per l'equilibrio asiatico.
Il breve periodo di Abe al governo era stato caratterizzato da diverse gaffe ed un brusco calo di consenso per il partito che era stato al potere ininterrottamente dalla seconda guerra mondiale. In particolare, Abe aveva creato un caso diplomatico con Cina e Corea del Sud con una sua celebre dichiarazione, secondo cui non vi erano prove che le donne erano state costrette a divenire schiave sessuali dai soldati giapponesi durante la seconda guerra mondiale. Dichiarazione che poi Abe aveva dovuto smentire, con scuse ufficiali ai due paesi.
Nelle elezioni nazionali della prossima estate il partito Liberal Democratico è tuttavia favorito a conquistare il maggior numero di seggi parlamentari e Abe a divenire nuovamente il prossimo primo ministro. Questo grazie al brusco calo di consensi del governo del partito Democratico di Noda dovuto all'introduzione di una nuova tassa per ridurre il debito pubblico, all'incapacità di formulare una politica energetica credibile in un paese sempre più contrario al nucleare e soprattutto per la gestione della crisi diplomatica con la Cina sulle isole Senkaku, che ha riacceso lo spirito nazionalista del potere. Spirito che il partito Liberal Democratico vuole sfruttare con la nomina del suo nuovo leader. Sulla disputa con la Cina, Abe è stato molto deciso nell'intenzione di difendere le acque territoriali delle isole Senkaku - "Ho promesso di proteggere per terra e per mare tutto il territorio giapponese, e le vite dei miei concittadini ad ogni costo" - ma anche aggiunto che la sua prima visita ufficiale da primo ministro è stata il Cina a sottolineare l'importanza che hanno per lui le relazioni sino-giapponesi.