Karzai: su immunità soldati Usa deciderà la Loya Jirga
Afghanistan e Usa continuano a trattare le modalità del ritiro delle truppe americane
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Il governo afgano ha oggi respinto le proposte iniziali riguardo l’immunità in attesa di una seconda tornata di colloqui nella capitale afgana che dovrebbero coinvolgere anche la Loya Jirga, la grande assemblea di politici e leader locali.
Dopo l'incontro della settimana scorsa nel quale Barack Obama ha avanzato una precisa richiesta di immunità dei militari statunitensi, il presidente afgano Karzai ha oggi affermato che non è nei suoi poteri accettare la richiesta di immunità per le truppe statunitensi che resteranno nel paese dopo il 2014, e che la questione sarà esaminata da una apposita grande assemblea dei capi tribù e dei rappresentanti della società civile afgana, la Loya Jirga. Quest'ultima deciderà sull'opportunità di accordare o meno l'immunità giudiziaria ai soldati americani dopo la fine della missione di combattimento della Nato in Afghanistan.
Nell'incontro di venerdì a Washington, Obama e Karzai hanno chiarito il passaggio agli afgani della gestione dei prigionieri e l’apertura di un ufficio di rappresentanza talebano a Doha, in Qatar. Gli Stati Uniti, inoltre, hanno accettato di fornire alle truppe afgane 500 veicoli, 20 elicotteri, quattro aerei da trasporto militare C-130 e dei droni con compiti di sorveglianza e intelligence.Karzai ha inoltre voluto rassicurare sulle condizioni di sicurezza nel Paese una volta completato il ritiro e l’affidamento delle responsabilità alle forze afgane. Restano da capire i numeri del contingente che resterà in Afghanistan. Per il capo delle forze Isaf nel Paese, il generale John Allen, dovrebbero essere 15mila, ma l’amministrazione oscillano tra i 3mila e i 9mila soldati.