L’Iran risponde agli attacchi: Hormuz potrebbe chiudere

1905
L’Iran risponde agli attacchi: Hormuz potrebbe chiudere

In risposta all’attacco statunitense contro le strutture nucleari iraniane, il parlamento di Teheran ha votato per la chiusura dello Stretto di Hormuz, uno dei passaggi marittimi più strategici al mondo. Lo ha annunciato il deputato Esmaeil Kowsari, membro della Commissione per la Sicurezza Nazionale, precisando che la decisione definitiva spetta al Consiglio Supremo per la Sicurezza Nazionale.

Lo Stretto di Hormuz è un punto nevralgico per il commercio globale di energia: vi transita circa il 20% del petrolio mondiale e grandi volumi di gas naturale liquefatto, in particolare dal Qatar. Qualsiasi blocco potrebbe far schizzare i prezzi del greggio fino all’80% nella prima settimana, con gravi ripercussioni per l’economia globale. La minaccia arriva in un momento già segnato da crescenti tensioni nella regione del Golfo.

Esperti strategici avvertono che un’escalation militare coinvolgendo il mare potrebbe avere costi altissimi, non solo per gli USA, ma per l’intera economia mondiale. Se chiuso, lo Stretto potrebbe paralizzare le catene di approvvigionamento energetico su scala planetaria.

Tratto dalla newsletter quotidiana de l'AntiDiplomatico dedicata ai nostri abbonati

La Redazione de l'AntiDiplomatico

La Redazione de l'AntiDiplomatico

L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa. Per ogni informazione, richiesta, consiglio e critica: info@lantidiplomatico.it

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Potrebbe anche interessarti

Burevestnik: il game changer della Russia di Giuseppe Masala Burevestnik: il game changer della Russia

Burevestnik: il game changer della Russia

La triste deriva del movimento pro-Pal di Michelangelo Severgnini La triste deriva del movimento pro-Pal

La triste deriva del movimento pro-Pal

La risposta di Repubblica sui bambini ucraini "rapiti" da Putin di Francesco Santoianni La risposta di Repubblica sui bambini ucraini "rapiti" da Putin

La risposta di Repubblica sui bambini ucraini "rapiti" da Putin

Le pagliacciate che alimentano il neocapitalismo di Francesco Erspamer  Le pagliacciate che alimentano il neocapitalismo

Le pagliacciate che alimentano il neocapitalismo

La (cinica) ferocia degli atlantisti più fanatici di Paolo Desogus La (cinica) ferocia degli atlantisti più fanatici

La (cinica) ferocia degli atlantisti più fanatici

Nel “bunker” di Maduro di Geraldina Colotti Nel “bunker” di Maduro

Nel “bunker” di Maduro

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

“Burevestnik”. Che cos'è la nuova arma testata dalla Russia di Marinella Mondaini “Burevestnik”. Che cos'è la nuova arma testata dalla Russia

“Burevestnik”. Che cos'è la nuova arma testata dalla Russia

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Neoliberismo: tutto propaganda e falsità di Michele Blanco Neoliberismo: tutto propaganda e falsità

Neoliberismo: tutto propaganda e falsità

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti