Venezuela: governo incorpora Alex Saab nel dialogo con opposizione
Il governo del Venezuela ha deciso di incorporare il diplomatico Álex Saab nella delegazione che il governo di Caracas ha inviato a Città del Messico per il tavolo di dialogo con l’opposizione.
"Vogliamo informare l'opinione pubblica della decisione di incorporare il diplomatico venezuelano Alex Saab come membro a pieno titolo di questa delegazione del governo bolivariano e come delegato a pieno titolo al tavolo”, ha affermato Jorge Rodriguez, capo delegazione e presidente dell’Assemblea Nazionale venezuelana.
Rodríguez ha ricordato che Saab è stato detenuto mentre svolgeva funzioni diplomatiche, in rappresentanza del governo della Repubblica Bolivariana del Venezuela, per ottenere medicinali e cibo per il popolo venezuelano, vittima delle conseguenze delle misure coercitive unilaterali imposte dagli Stati Uniti al Paese sudamericano.
"Il diplomatico venezuelano Álex Saab è perfettamente qualificato e possiede le caratteristiche, per le funzioni che ha svolto, per far parte a pieno titolo della delegazione del governo della Repubblica Bolivariana del Venezuela, presieduta da Nicolás Maduro Moros", ha spiegato Rodríguez.
Al contempo, ha informato che l'incorporazione di Saab sarà officiata dai facilitatori del dialogo del Regno di Norvegia, dei paesi accompagnatori e dall’opposizione venezuelana, che non ha espresso contrarietà alla volontà espressa dal governo di coinvolgere Saab nel processo di dialogo.
A Cape Verde court - which is basically a rubber stamp for Washington - just opened the door for the extradition of Alex Saab, a Venezuelan diplomat who was kidnapped by the US regime for skirting sanctions in order to secure housing & food for his people https://t.co/pxvDQ2DOZT
— Max Blumenthal (@MaxBlumenthal) September 8, 2021
Bisogna ricordare che il diplomatico venezuelano si trova da oltre 400 giorni in un carcere dell'isola di Capo Verde - sequestrato secondo il governo venezuelano - dove è stato fermato mentre il suo volo faceva scalo all'aeroporto Amilcar Cabral sull'isola di Sal di Capo Verde, a causa di un mandato di cattura della governo degli Stati Uniti, paese che richiede la sua estradizione per aver collaborato con il governo venezuelano nell'acquisizione di cibo per i Claps (che forniscono cibo sovvenzionato alla popolazione colpita dalle sanzioni). Circostanza che viola le illegali sanzioni imposte dal paese nordamericano al Venezuela.
Il governo venezuelano sostiene che la detenzione è contraria a tutti i regolamenti internazionali, all'Accordo di Ginevra (dal momento che Saab era stato altrimenti nominato diplomatico dal governo venezuelano) e al diritto a un giusto processo.