Venezuela, i dettagli sulla spia statunitense che pianificava sabotaggi e attentati

5236
Venezuela, i dettagli sulla spia statunitense che pianificava sabotaggi e attentati

 

Emergono nuovi dettagli sulle attività condotte e progettate dalla spia statunitense di recente catturata in Venezuela. Il procuratore generale del Venezuela, Tarek William Saab, ha fornito i dettagli della cattura del cittadino statunitense Matthew John Heath, accusato di pianificafre "attività di sabotaggio e destabilizzazione" nel paese sudamericano.

 

Il responsabile della Procura Generale del Venezuela ha rivelato che Heath è uno degli agenti statunitensi incaricati di entrare in Venezuela attraverso l'asse di confine della Guajira colombiana, per "ottenere informazioni strategiche" sul Complesso di raffinazione di Amuay, uno dei più importanti dell’intera America Latina, “per eseguire possibili azioni di sabotaggio”. 

 

Ma non solo. Erano previsti attacchi contro unità militari negli stati di Zulia e Falcón e traffico illecito di droga dalla Colombia ad Aruba, utilizzando il territorio venezuelano "per sostenere la campagna di discredito e aggressione imposta dal governo statunitense”. 

 

Lo statunitense è stato catturato insieme a Marcos Garcés, Darwin Urdaneta, membro della Guardia Nazionale Bolivariana (GNB), e Daeven Enrique Rodríguez Argueta, alla guida del veicolo che viaggiava sulla strada che collega gli Stati di Zulia e Falcón.

 

Sul veicolo sono stati rinvenuti:

 

Un lanciagranate AT4, calibro 84 mm.

 

Un fucile mitragliatore UZI, calibro 9 mm.

 

Quattro pezzi rettangolari di sospetto materiale esplosivo C-4.

 

Denaro in valuta estera.

 

Un telefono satellitare e tre cellulari.

 

Un berretto con il logo di un'agenzia di sicurezza statale venezuelana.




 

Sono stati inoltre tratti in arresto i venezuelani Ivonne Coromoto Barrios Finol, proprietaria del veicolo e moglie di Rodríguez Argueta. Leobaldo Antonio Gutiérrez, Andry Ramón Finol e Asterio José González García.

 

I venezuelani sono accusati di reati di tradimento, terrorismo, traffico illecito di armi e associazione a delinquere; mentre il nordamericano è accusato di terrorismo, traffico illecito di armi e associazione a delinquere.

 

Secondo il procuratore generale, Heath non aveva un passaporto con ingresso formale nel paese e aveva solo una fotocopia del documento nascosta all'interno di una scarpa. Inoltre, aveva un telefono satellitare con fotografie di installazioni petrolifere e militari a Zulia e Falcón.



 

Nell'ispezione del veicolo è stata trovata una moneta all'interno di una delle borse che collega l'americano con la US Central Intelligence Agency (CIA, per il suo acronimo in inglese).

 

Le autorità venezuelane hanno stabilito che il detenuto apparteneva all'appaltatore mercenario MVM Inc. e che "ha svolto una missione in Iraq dal 2006 al 2016, tre mesi all'anno", come operatore di comunicazioni in una base segreta della CIA.

 

Indubbiamente ci troviamo di fronte all’ennesima azione ostile imbastita contro il Venezuela nell’ambito della guerra multiforme portata avanti senza esclusione di colpi contro la Rivoluzione Bolivariana. Anche questa volta però le autorità di Caracas sono riuscite a sventare i piani statunitensi, come accaduto col tentativo di invasione mercenaria tentato nello scorso mese di maggio. 

 

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Potrebbe anche interessarti

La resa (incondizionata) di Trump di Loretta Napoleoni La resa (incondizionata) di Trump

La resa (incondizionata) di Trump

E’ cupo per l‘Italia il cielo sopra Bengasi di Michelangelo Severgnini E’ cupo per l‘Italia il cielo sopra Bengasi

E’ cupo per l‘Italia il cielo sopra Bengasi

Medio Oriente: scelta tra caos e riequilibrio internazionale   Una finestra aperta Medio Oriente: scelta tra caos e riequilibrio internazionale

Medio Oriente: scelta tra caos e riequilibrio internazionale

"Un semplice incidente" e le (solite) fake news contro l'Iran di Francesco Santoianni "Un semplice incidente" e le (solite) fake news contro l'Iran

"Un semplice incidente" e le (solite) fake news contro l'Iran

Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione di Raffaella Milandri Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione

Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione

L'intrinseca debolezza dell'Impero americano di Francesco Erspamer  L'intrinseca debolezza dell'Impero americano

L'intrinseca debolezza dell'Impero americano

Quando il tennis oscura un genocidio di Paolo Desogus Quando il tennis oscura un genocidio

Quando il tennis oscura un genocidio

La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea? di Gao Jian La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea?

La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea?

Resistenza e Sobrietà di Alessandro Mariani Resistenza e Sobrietà

Resistenza e Sobrietà

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

Necropolitica e Tanatopolitica di Giuseppe Giannini Necropolitica e Tanatopolitica

Necropolitica e Tanatopolitica

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Democrazia senza popolo di Michele Blanco Democrazia senza popolo

Democrazia senza popolo

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

O si e' contro la Nato o si e' sua complice di Giorgio Cremaschi O si e' contro la Nato o si e' sua complice

O si e' contro la Nato o si e' sua complice

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti