"L'Italia dichiarerà guerra più facilmente con la riforma del Senato di Renzi". L'allarme di Rete italiana per il disarmo

Vignarca: “Saranno sufficienti i voti del partito di maggioranza alla Camera per dichiarare lo stato di guerra”

14801
"L'Italia dichiarerà guerra più facilmente con la riforma del Senato di Renzi". L'allarme di Rete italiana per il disarmo


In Italia sarà più facile dichiarare lo stato di guerra con la riforma del Senato. L’allarme è stato lanciato dalla Rete Italiana per il Disarmo che evidenzia come la riforma istituzionale voluta dal governo Renzi, contenga anche la modifica dell’articolo 78 della Costituzione che recita: “Le Camere deliberano lo stato di guerra e conferiscono al Governo i poteri necessari”.
 
La revisione dell’articolo 78 si rende necessaria per effetto della trasformazione dell’attuale Senato in Camera delle autonomie, un’assemblea non elettiva. Con tale modifica anche consiglieri regionali e sindaci avrebbero ottenuto  il potere di decidere dello stato di guerra del Paese e si è quindi deciso di escludere il Senato dalla deliberazione prevista dall’art. 78. Il risultato è che la decisione dello stato di guerra viene attribuita alla sola maggioranza semplice, ovvero quella che ha conferito la fiducia al governo.  Il rischio che ne deriva è quello che la dichiarazione dello “stato di guerra” sia affidata solo ai deputati e che, quindi, la decisione venga presa, di fatto, soltanto con i voti del partito di maggioranza alla Camera.  
 
“E’ inaccettabile che una minoranza rispetto al Paese e all’elettorato prenda la decisione di far entrare l’Italia in guerra”, spiega il coordinatore di Rete Italiana per il Disarmo, Francesco Vignarca che ricorda  come si tratta di “questioni fondative della nostra Repubblica: chi ha scritto la nostra Costituzione sapeva bene cosa fosse la guerra e per questo il ripudio era netto. Chiediamo di poter riaprire una discussione politica e pubblica su questi argomenti a cominciare dall’articolo 78 e dall’articolo 11 della Costituzione dove chiaramente si dichiara che ‘l’Italia ripudia la guerra’”.
 
“Siamo stupiti che una modifica così rilevante venga attuata quasi recependo in automatico, con modalità da burocrate”, aggiunge Vignarca -. Vorremmo che su questo tipo di variazioni e su questo tema si aprisse una discussione più generale per capire cosa vuol dire ripudio della guerra e quali meccanismi mettere in pista. La soluzione immediata potrebbe essere alzare il quorum in modo che sia più qualificato, perché altrimenti il rischio è che ci vogliano meno voti per dichiarare lo stato di guerra che per eleggere il presidente della Repubblica”. 

“Non è nostra intenzione sostenere che la modifica proposta dal Governo sia intesa ad avere più facile accesso ad una eventuale dichiarazione di guerra. Non crediamo che sia quello l'obiettivo, ma comunque sottolineiamo con preoccupazione una discussione che, su un tema così importante, ci appare quantomeno superficiale. Quello che potrebbe accadere - conclude Vignarca - è la sospensione del corso naturale della democrazia e la riattivazione del codice militare”. 

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

La resa (incondizionata) di Trump di Loretta Napoleoni La resa (incondizionata) di Trump

La resa (incondizionata) di Trump

E’ cupo per l‘Italia il cielo sopra Bengasi di Michelangelo Severgnini E’ cupo per l‘Italia il cielo sopra Bengasi

E’ cupo per l‘Italia il cielo sopra Bengasi

Medio Oriente: scelta tra caos e riequilibrio internazionale   Una finestra aperta Medio Oriente: scelta tra caos e riequilibrio internazionale

Medio Oriente: scelta tra caos e riequilibrio internazionale

Intelligenza Artificiale e la nuova frontiera del DeepFake di Francesco Santoianni Intelligenza Artificiale e la nuova frontiera del DeepFake

Intelligenza Artificiale e la nuova frontiera del DeepFake

Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione di Raffaella Milandri Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione

Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione

L'intrinseca debolezza dell'Impero americano di Francesco Erspamer  L'intrinseca debolezza dell'Impero americano

L'intrinseca debolezza dell'Impero americano

Marx e l'ecologia Marx e l'ecologia

Marx e l'ecologia

La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea? di Gao Jian La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea?

La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea?

Resistenza e Sobrietà di Alessandro Mariani Resistenza e Sobrietà

Resistenza e Sobrietà

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

Necropolitica e Tanatopolitica di Giuseppe Giannini Necropolitica e Tanatopolitica

Necropolitica e Tanatopolitica

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

La vera vittoria del capitalismo neoliberista di Michele Blanco La vera vittoria del capitalismo neoliberista

La vera vittoria del capitalismo neoliberista

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

O si e' contro la Nato o si e' sua complice di Giorgio Cremaschi O si e' contro la Nato o si e' sua complice

O si e' contro la Nato o si e' sua complice

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti