AIEA sotto accusa: documenti rivelano collaborazione segreta con Israele contro l’Iran
Una nuova bufera travolge l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA). Secondo fonti iraniane, una vasta operazione di intelligence ha portato alla pubblicazione di documenti riservati che rivelano un coordinamento segreto tra l’attuale direttore Rafael Grossi e funzionari israeliani. L’obiettivo? Politicizzare il monitoraggio del programma nucleare pacifico dell’Iran. I file, diffusi da media iraniani e confermati dall’intelligence di Teheran, mostrano come Grossi avrebbe agito più volte in linea con direttive israeliane, sin dal 2016, ben prima della sua nomina alla guida dell’Agenzia.
In particolare, la diplomatica israeliana Merav Zafary-Odiz avrebbe avuto un ruolo chiave nel plasmare l’agenda della AIEA, criticando pubblicamente l’Iran e mantenendo contatti diretti e frequenti con Grossi. Alcuni documenti parlano esplicitamente di una strategia per aumentare la pressione su Teheran a pochi mesi dalla firma del JCPOA (2015), nel tentativo di sabotarne l’attuazione.
Mentre il programma nucleare israeliano rimane fuori da qualsiasi supervisione internazionale, i rapporti interni mostrano una precisa volontà di spostare il focus e l’opinione pubblica mondiale contro l’Iran. Teheran denuncia una grave violazione del principio di neutralità dell’AIEA e ha annunciato la creazione di un nuovo centro di arricchimento dell’uranio in risposta all’ultima risoluzione ostile votata dall’Agenzia.
La battaglia sulla legittimità del programma nucleare iraniano, e sull’integrità delle istituzioni internazionali, è appena cominciata.
Tratto dalla newsletter quotidiana de l'AntiDiplomatico dedicata ai nostri abbonati