Aumentano i pensionati che tornano al lavoro

Assegni previdenziali bassi, erosione del potere di acquisto e le iniquità del sistema contributivo

839
Aumentano i pensionati che tornano al lavoro

 

di Federico Giusti

Quanti sono i pensionati che pur percependo un assegno previdenziale sono costretti ancora a lavorare?

Difficile quantificarne il numero, vista anche la estrema diffusione del lavoro nero, tuttavia non è sbagliato ritenere che il pensionato povero sia una figura diffusa e di conseguenza, le statistiche relative a infortuni e morti sul lavoro lo confermano, cresca il numero di settantenni ancora in attività.

E in un paese nel quale i nuovi nati stanno per essere inferiori ai morti diventa fin troppo facile agitare lo spettro della non tenuta del sistema previdenziale pubblico, vuoi per favorire la pensione integrativa o privata vuoi per contrarre l’assegno futuro costringendo a prolungare gli anni lavorati.

In ogni caso, con adeguata copertura infortunistica o no il numero dei pensionati che cercano lavoro risulta in aumento e in particolari tra agricoli e commercianti

Qualche spunto di riflessione viene offerto dal XXIV Rapporto annuale Inps per il quale circa l’8,5% dei pensionati dopo un anno risulta ancora attivo nel mondo del lavoro

La causa di questa situazione, con ripercussioni negative sulla occupazione giovanile, si spiega con poche e semplici considerazioni

  • Le aziende cercano personale già formato e non intendono perdere tempo e soldi per costruire ex novo dei processi di formazione
  • Il ricorso strutturale al lavoro nero è anche frutto dei pochi controlli, se preferiamo della volontà politica di apparire amici delle imprese evitando troppi controlli sulle stesse (anche per l’inadeguato numero di addetti alle ispezioni oggi in servizio)
  • Il numero di artigiani e partite iva in Italia è decisamente maggiore rispetto ad altri paesi europei, a entrare nel mercato del lavoro dopo la pensione sono soprattutto queste figure che nel corso degli anni hanno maturato magari pochi contributivi. Ad invogliare poi l’assunzione dei pensionati i generosi sgravi contributivi fino al 50 per cento per artigiani, commercianti e lavoratori agricoli che decidano, pur avendo maturato l’età e i requisiti per la pensione, di proseguire con il lavoro

Al netto di ogni ulteriore considerazione, la rinuncia alle pensioni non è un fenomeno sociologico rispondente a motivazioni identiche per tutti, chi ha una attività potrà anche decidere di restare nel mondo del lavoro, chi possiede una professionalità sa di poter essere chiamato per qualche prestazione, crescono tuttavia i pensionati poveri per i quali integrare il magro assegno previdenziale è diventata una necessità. Sono quindi ragioni economiche a ritardare la pensione, non certo il desiderio di misurarsi con nuove sfide, molti artigiani poi, nel clima di incertezza determinato dai dazi, prima di assumere forza lavoro ci pensano due volte

Pesano sulla decisione di restare al lavoro motivazioni prettamente economiche come l’assegno pensionistico basso, la necessità di onorare gli ultimi anni di mutuo senza particolari rinunce, sarebbe sufficiente quindi una pensione più alta per favorire le assunzioni dei giovani

Ma a questo punto del nostro ragionamento subentrano altre spiegazioni ad esempio la necessità di accrescere i contributi versati dalle imprese per restituire, pur nel calcolo secondo il modello contributivo, potere di acquisto alle magre pensioni, il ricorso ad attività temporanee che aggiungano reddito al bilancio familiare. Teniamo conto che rispetto a 30 anni fa si esce dal lavoro a un’età decisamente più elevata, se pensiamo agli anni settanta sono almeno 67 gli anni in più di permanenza in attività.

Ma chi sceglie davvero di continuare a lavorare? Quanti hanno una professionalità spendibile e non sono troppo avanti negli anni, magari lavorano un anno o due e poi si ritirano ma sono soprattutto i percettori di assegni previdenziali bassi a cercare qualunque tipo di occupazione anche se il loro fisico non consentirebbe certi sforzi.

Ricorrere tuttavia ai pensionati potrebbe diventare meno rischioso e decisamente conveniente qualora dovessero arrivare nuove regole e tutele e degli incentivi per ritardare l’età della pensione. Per evitare tutto ciò basterebbe avere delle regole chiare in materia di turn over e un sistema di calcolo dell’assegno previdenziale meno sfavorevole per la forza lavoro, in ogni caso se diminuiscono progressivamente gli importi delle pensioni la presenza di anziani nei luoghi di lavoro diventerà non la eccezione ma la regola.

 

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

"I nuovi mostri" - Virginia Raggi "I nuovi mostri" - Virginia Raggi

"I nuovi mostri" - Virginia Raggi

Come una Ursula qualunque... Come una Ursula qualunque...

Come una Ursula qualunque...

La (vera) genesi del conflitto in Ucraina (VIDEO) di Loretta Napoleoni La (vera) genesi del conflitto in Ucraina (VIDEO)

La (vera) genesi del conflitto in Ucraina (VIDEO)

Dark Winds, il noir Navajo che ribalta lo sguardo sul West di Raffaella Milandri Dark Winds, il noir Navajo che ribalta lo sguardo sul West

Dark Winds, il noir Navajo che ribalta lo sguardo sul West

Halloween e il fascismo di Francesco Erspamer  Halloween e il fascismo

Halloween e il fascismo

La Dottrina Monroe nell'era della pirateria di Geraldina Colotti La Dottrina Monroe nell'era della pirateria

La Dottrina Monroe nell'era della pirateria

Note a pie di pagina su Atreju di Alessandro Mariani Note a pie di pagina su Atreju

Note a pie di pagina su Atreju

Tecnodistopia di Giuseppe Giannini Tecnodistopia

Tecnodistopia

Dal commercio al check-in... una storia già vista di Antonio Di Siena Dal commercio al check-in... una storia già vista

Dal commercio al check-in... una storia già vista

DELENDA EST di Gilberto Trombetta DELENDA EST

DELENDA EST

Paradossi della società italiana di Michele Blanco Paradossi della società italiana

Paradossi della società italiana

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

ELSA MELONI FORNERO di Giorgio Cremaschi ELSA MELONI FORNERO

ELSA MELONI FORNERO

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti