Jeffrey Sachs: "L'occidente sta giocando col fuoco nucleare"
In un'intervista al giornalista Tucker Carlson, il noto economista e analista geopolitico Jeffrey Sachs ha lanciato un'accusa gravissima: i recenti attacchi con droni ucraini contro le basi aeree russe sarebbero in realtà un'operazione orchestrata dai servizi segreti occidentali. "Si è trattato senza dubbio di un'operazione congiunta di CIA e MI6", ha dichiarato senza mezzi termini Sachs, smontando la versione ufficiale di Kiev.
L'analista si riferisce all'"Operazione Ragnatela" del 1° giugno, quando droni partiti da camion modificati hanno colpito simultaneamente cinque basi militari russe, da Murmansk fino alla lontana Siberia. Mentre l'Ucraina parla di 40 aerei militari russi danneggiati o distrutti, tra cui preziosi bombardieri strategici, Mosca ha ridimensionato i danni, sostenendo di aver abbattuto la maggior parte dei velivoli attaccanti.
Ma secondo Sachs, c'è un particolare che tradisce la mano occidentale: "L'SBU ucraino non avrebbe mai potuto condurre da solo un'operazione così complessa e su così vasta scala". L'economista dipinge un quadro inquietante di servizi segreti americani ormai "fuori controllo", che risponderebbero solo al cosiddetto "deep state" e alle potenti lobby militari, continuando a sabotare ogni tentativo di pace.
"Stiamo giocando col fuoco nucleare", ha avvertito Sachs con tono drammatico. "Attaccare la triade nucleare russa è una escalation sconsiderata che ci avvicina pericolosamente all'Armageddon". Una posizione che lo porta a esortare l'amministrazione Trump a prendere in mano la situazione: "Basta finanziare il disperato regime di Kiev. Solo un negoziato diretto con Mosca può evitare il peggio".
Di seguito l'intervista completa: