L'Unione Europea non sprofonda per colpa di Trump: è un progetto fallito
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di Paolo Desogus*
Che gli USA ci avrebbero lasciato soli col cerino dell’Ucraina in mano lo abbiamo detto in tempi non sospetti. Ce ne hanno dette di tutti i colori, ma ormai non importa. Solo una cosa occorre ribadire: l’Europa non sprofonda per decisione di Trump o Musk. Loro certo non aiutano, ma crisi non viene dall’esterno. L’Europa sprofonda perché è un progetto fallito. Lo è sul piano formale e giuridico almeno dai Trattati di Lisbona del 2009, quando è passato l’ultimo treno per riformare l’Ue in senso democratico valorizzando il parlamento. Lo è sul piano politico perché a sua volta l’Ue è composta da stati nazionali la cui funzione si è ridotta a quella di camera di compensazione tra capitali internazionali e élite locali, a danno della democrazia e del corretto funzionamento delle istituzioni di rappresentanza.
L’Europa fallisce inoltre perché non ha cultura se non sotto forma di intrattenimento o comunque passatempo per masse piccolo-borghesi. Sul nostro continente non spira più alcun vento spirituale. Non ci sono grandi ideali, grandi aspirazioni. Viviamo nella post-storia. Le ideologie dominanti nelle università sono ancora quelle postmoderne che esaltano la frammentazione, la disintermediazione, la cura di sé; e quando parlano di politica lo fanno solo in un senso moralistico, senza alcuna coscienza dei processi materiali e dei rapporti di forza.
Nel nostro continente l’unica ragione al comando è quella di un capitale rapace che ha messo al comando un personale politico a dir poco indecente. Francia, Italia e Germania hanno al vertice personaggi che trent’anni fa non avrebbero fatto nemmeno i portaborse dell’ultimo dei deputati.
Non ho idea di come andrà a finire. Tra gli aspetti più sorprendenti di questa fase storica c’è l’assenza di grandi contrasti tra i gruppi sociali. Non abbiamo visioni del mondo in lotta tra di loro se non in forma residuale o prepolitica. I vari tentativi di centralizzare il conflitto viene infatti sistematicamente boicottato dalla stampa e quando non basta ci pensa la polizia, come nel caso del movimento per la Palestina.
L’unica certezza che abbiamo è che l’Europa agli USA non serve più. La loro aspirazione è un ritorno agli stati nazionali deprivati di democrazia, compito per il quale le estreme destre del continente sono attrezzatissime.
*Post Facebook del 8 dicembre 2025

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