Siria, i combattenti addestrati dagli Stati Uniti: Washington vende armi all'ISIS

Siria, i combattenti addestrati dagli Stati Uniti: Washington vende armi all'ISIS

In una sola settimana, più di 40 miliziani sono fuggiti dalla base di Al Tanf, nel sud della Siria, dopo aver capito che non stavano per combattere i terroristi come gli era stato assicurato.

I nostri articoli saranno gratuiti per sempre. Il tuo contributo fa la differenza: preserva la libera informazione. L'ANTIDIPLOMATICO SEI ANCHE TU!


I miliziani addestrati dagli USA nella base di Al Tanf, nel sud della Siria, hanno rivelato che i funzionari statunitensi vendevano armi ai terroristi dell'ISIS, si legge in un reportage del sito Vesti.ru.
 
Secondo il sito, proprio la scorsa settimana, più di 40 combattenti sono fuggiti dalla base di Al Tanf e disertato per le forze armate siriane. Tra questi miliziani, che ora sono in un campo profughi nei pressi di Damasco, figura Assalem Asaad, che era il capo della sicurezza della sezione siriana di Al Tanf.
 
Assalem sostiene che lui ed i suoi compagni volevano combattere i terroristi dell'ISIS, ma hanno poi capito che l'esercito nordamericano, nella Siria meridionale, aveva altri obiettivi.
 
Business con i terroristi
 
Assalem racconta che quando hanno appreso che il comandante del suo distaccamento stava vendendo armi ai terroristi dell'ISIS, lo ha riferito al comando della base statunitense.
 
Tuttavia, dopo il suo rapporto, non solo non furono adottati provvedimenti, ma "gli americani hnno rafforzato il loro supporto all'uomo che era stato indicato nostro comandante e che aveva affari con l'ISIS", ha detto Assalem.
 
Assalem ha affermato che l'esercito degli Stati Uniti ha venduto ai terroristi diversi tipi di armi che erano disponibili al distaccamento, come "armi di piccolo calibro made in Usa fucili M-16 e M-4 lanciagranate anticarro, diverse mitragliatrici e munizioni."
 
Non un attacco contro i terroristi, ma 3 contro le forze pro-governative siriane
 
L'ex capo della sicurezza ha anche dichiarato che gli insorti hanno affettuato alla base un corso di addestramento di dieci giorni gestito da istruttori statunitensi e norvegesi.
 
Ai miliziani dicevano che stavano lì per combattere i terroristi dell'ISIS, ma le operazioni in realtà non erano dirette contro i jihadisti, ma erano utilizzati da funzionari degli Stati Uniti per assicurare la presenza di forze terrestri nella Siria meridionale che rappresentavano la coalizione internazionale guidata dagli USA.
 
Le forze nordamericane non sostengono la popolazione locale e "sono interessate a nient'altro che ai propri interessi", secondo Assalem, aggiungendo che "in generale, dico che si comportano come invasori".
 
In particolare, secondo i combattenti che sono fuggiti da Al Tanf, durante tutto il tempo che sono rimasti alla base non c'era un singolo attacco contro i terroristi dell'ISIS. Invece, l'esercito statunitense ha attaccato le forze pro-governative siriane almeno tre volte.
 

Potrebbe anche interessarti

Il "caso Fassino" e lo squallore della stampa italiana di Paolo Desogus Il "caso Fassino" e lo squallore della stampa italiana

Il "caso Fassino" e lo squallore della stampa italiana

Il Primo Maggio e il mondo multipolare di Fabrizio Verde Il Primo Maggio e il mondo multipolare

Il Primo Maggio e il mondo multipolare

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA" LAD EDIZIONI 3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

28 luglio: la (vera) posta in gioco in Venezuela di Geraldina Colotti 28 luglio: la (vera) posta in gioco in Venezuela

28 luglio: la (vera) posta in gioco in Venezuela

Il Congresso Usa ha deciso: "fino all'ultimo ucraino" di Clara Statello Il Congresso Usa ha deciso: "fino all'ultimo ucraino"

Il Congresso Usa ha deciso: "fino all'ultimo ucraino"

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi di Giovanna Nigi "11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

25 aprile: la vera lotta oggi è contro il nichilismo storico di Leonardo Sinigaglia 25 aprile: la vera lotta oggi è contro il nichilismo storico

25 aprile: la vera lotta oggi è contro il nichilismo storico

La macchia indelebile di Odessa di Giorgio Cremaschi La macchia indelebile di Odessa

La macchia indelebile di Odessa

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte di Francesco Santoianni Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

La Nato arriva a Mosca... ma come trofeo! di Marinella Mondaini La Nato arriva a Mosca... ma come trofeo!

La Nato arriva a Mosca... ma come trofeo!

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri di Savino Balzano L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia di Alberto Fazolo Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Quando il bonus è un malus di Giuseppe Giannini Quando il bonus è un malus

Quando il bonus è un malus

La Festa dei precari e dei sottopagati di Gilberto Trombetta La Festa dei precari e dei sottopagati

La Festa dei precari e dei sottopagati

Libia. 10 anni senza elezioni di Michelangelo Severgnini Libia. 10 anni senza elezioni

Libia. 10 anni senza elezioni

Sussidi pubblici: l'ipocrisia occidentale verso la Cina è nuda di Pasquale Cicalese Sussidi pubblici: l'ipocrisia occidentale verso la Cina è nuda

Sussidi pubblici: l'ipocrisia occidentale verso la Cina è nuda

UTILI RECORD PER HUAWEI NEI PRIMI TRE MESI DEL 2024  di Andrea Puccio UTILI RECORD PER HUAWEI NEI PRIMI TRE MESI DEL 2024 

UTILI RECORD PER HUAWEI NEI PRIMI TRE MESI DEL 2024 

Lenin fuori dalla retorica di Paolo Pioppi Lenin fuori dalla retorica

Lenin fuori dalla retorica

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti