BRICS: parte formalmente la sfida al mondo dollarizzato

Nasce con il nuovo Vertice dei 5, la Banca dei Brics, il nuovo soggetto geopolitico che si impone al soggetto globalizzato

5356
BRICS: parte formalmente la sfida al mondo dollarizzato


Commissione Affari Esteri del M5S
(Fonte)

Pochi mesi dopo essere stato eletto presidente del Brasile, Luís Inácio Lula da Silva rivolse al suo ministro degli Esteri, Celso Amorim, la seguente domanda:” …Se l’economia è globalizzata perché per comprare dall’India dobbiamo fare prima la conversione della nostra moneta (Real) in dollari statunitense, per poi cambiare l’equivalente in moneta indiana (Rupia)? Non sarebbe più vantaggioso effettuare direttamente il cambio tra Real e Rupia?
La risposta venne sei anni dopo, nel 2009, dopo aver maturato nel 2008, la dolorosa esperienza della crisi del sistema finanziario mondiale, impostato sulla centralità del dollaro e le arroganti imposizione neoliberiste del Fondo Monetario Internazionale e il Banco Mondiale (1).

Infatti, il 16 giugno del 2009 si riunivano a Ekaterinburg (Russia) i presidenti di Brasile, Russia, Cina e India, rispettivamente,  Luiz Inácio Lula da SilvaDimitry MedvedevHu Jintao e Manmohan Singh. L’anno seguente (15/16/aprile del 2010) Jacob Zuma, rappresentando il Sud Africa partecipava nella riunione di Brasilia, in cui nascevano i BRICS (Brasile – Russia – India – Cina – Sudafrica) con l’obbiettivo di “…sviluppare gli strumenti per la creazione di un nuovo ordine mondiale che superasse il centralismo della dollarizzazione, promovendo la democrazia e l’eguaglianza nelle relazioni internazionali…”.

Finalmente, il 15 luglio del 2014, il mondo si rendeva conto del significato geopolitico dei BRICS quando i cinque paesi realizzavano il sesto Summit nella città brasiliana di Fortaleza discutendo: a) la promozione della crescita sostentabile, b) le perspettive per l’integrazione, c) lo sviluppo del commercio e del flusso di investimenti Sud-Sud.  Argomenti che furono messi in risalto dal presidente della delegazione cinese, Ma Zehua, che, in quell’occasione pronunciò un importante monito:” …Non dobbiamo permettere che barriere e ostacoli di vario tipo intralcino i nostri programmi privandoci della nostra visione per il futuro…”.

Per questo, nella riunione di Fortaleza fu deciso che i BRICS si impegnavano a creare due istituti finanziari: La Nuova Banca per lo Sviluppo (2) con un capitale di 50 miliardi di dollari e un Fondo di Emergenza (3) con un capitale di 100 miliardi di dollari da usare per superare i possibili effetti negativi provocati dalle crisi finanziarie.  In proposito la presidente del Brasile, Dilma Roussef, sottolineava:” …La nuova Banca è una alternativa per quanto riguarda le necessità di finanziamento in favore dei paesi in via di sviluppo che compenserà l’insufficienza del credito delle principali istituzioni finanziarie internazionali. In questo modo stiamo avanzando in direzione di una nuova architettura mondiale…”.    

Il motivo principale che spinse i BRICS a decidere, nel 2014, per la rapida creazione di questa Nuova Banca per lo Sviluppo fu la necessità di avere a disposizione una struttura protettiva, contrapposta alle politiche economiche e finanziarie dei paesi europei e degli Stati Uniti e quindi capace di promuovere operazioni finanziarie in favore dei paesi emergenti e in via di sviluppo. Per questo Vladimir Putin, presidente della Russia faceva notare che:” …Questa istituzione finanziaria sarà un mezzo estremamente poderoso per prevenire possibili difficoltà economiche. Nello stesso tempo contribuirà a definire i fondamenti per attivare i grandi cambiamenti economici a livello mondiale…”.

Per capire meglio la logica dei BRICS e, quindi la dinamica della Nuova Banca per lo Sviluppo è necessario ricordare che, nel 2013, il volume degli investimenti mondiali ha toccato i 1,5 trilioni di dollari (nel 2010 si arrivò a 2 trilioni), di cui 617 miliardi di dollari destinati a progetti in favore dei paesi in via di sviluppo. Di questi il 50% furono finanziati da Cina, India, Brasile e Russia. In secondo luogo, i BRICS, oggi, rappresentano 40% della popolazione mondiale e circa il 25% del PIL mondiale, le sue economie sono caratterizzate da una grande capacità produttiva nei settori primario, estrattivo e energetico, oltre ad essere grandi esportatori di prodotti manifatturati e di servizi.

Un contesto che ha permesso definire i BRICS “il nuovo soggetto politico del secolo XXI” non solo per il suo potenziale e la crescita economica, ma, soprattutto, per l’adozione di una agenda politica che nell’ambito internazionale si contrappone nettamente a quella del blocco storico del G6 (Stati Uniti, Canada, Inghilterra, Francia, Germania e Giappone).

L’inaugurazione del NBS

Il primo luglio il Parlamento cinese ha approvato la creazione del Nuovo Banco per lo Sviluppo, che sarà inaugurata oggi a Mosca. Molto probabilmente nella prima settimana di agosto dovrebbe entrare in funzionamento anche il Fondo di Riserva dei BRICS, reso operativo con un capitale di 100 miliardi di dollari.

Commentando i risultati ottenuti, l’Itamaraty brasiliano (Ministero degli Esteri) diramava una nota in cui si specificava che:” …La Nuova Banca per lo Sviluppo sarà lo strumento adatto a promuovere la stabilità finanziaria internazionale, dal momento che il suo obbiettivo sarà quello di fornire risorse finanziarie a quei paesi membri dei BRICS che soffrono pressioni nella rispettiva bilancia dei pagamenti.  Sarà quindi un meccanismo che rinforzerà la fiducia degli agenti economici e finanziari mondiali e ridurrà il rischio di contagio in occasione di eventuali momenti di crisi che potranno toccare i settori economici dei BRICS…”      
 
Di un possibile nuovo mondo non più "dollarizzato" discuterà il Vice-prsidente della Commissione Affari esteri della Duma russa, Andrey Klimov con rappresentanti governativi di Cina, Sud Africa e Brasile in un convegno venerdì 10 luglio alla Camera dei Deputati.


Per adesioni e info: 





ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Il nuovo ordine mondiale di Loretta Napoleoni Il nuovo ordine mondiale

Il nuovo ordine mondiale

Bye bye occidente: Lo SCO vara la sua Banca di Sviluppo di Giuseppe Masala Bye bye occidente: Lo SCO vara la sua Banca di Sviluppo

Bye bye occidente: Lo SCO vara la sua Banca di Sviluppo

I segreti del tè Longjing del Lago Occidentale di Hangzhou   Una finestra aperta I segreti del tè Longjing del Lago Occidentale di Hangzhou

I segreti del tè Longjing del Lago Occidentale di Hangzhou

Lo "strano" silenzio sull'incendio nel porto di Amburgo di Francesco Santoianni Lo "strano" silenzio sull'incendio nel porto di Amburgo

Lo "strano" silenzio sull'incendio nel porto di Amburgo

Il Saccheggio Coloniale della Cultura Nativa Americana di Raffaella Milandri Il Saccheggio Coloniale della Cultura Nativa Americana

Il Saccheggio Coloniale della Cultura Nativa Americana

Care "celebrity" che (ora) vi vergognate di Israele e dell'occidente di Francesco Erspamer  Care "celebrity" che (ora) vi vergognate di Israele e dell'occidente

Care "celebrity" che (ora) vi vergognate di Israele e dell'occidente

Xi incontra i leader dell'UE a Pechino di Gao Jian Xi incontra i leader dell'UE a Pechino

Xi incontra i leader dell'UE a Pechino

Situazione grave (ma non seria) a quota 8000 di Alessandro Mariani Situazione grave (ma non seria) a quota 8000

Situazione grave (ma non seria) a quota 8000

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

Vladivostok. La risposta di Putin ai "volenterosi" di Marinella Mondaini Vladivostok. La risposta di Putin ai "volenterosi"

Vladivostok. La risposta di Putin ai "volenterosi"

Mattarella, l'Europa e le guerre non dichiarate di Giuseppe Giannini Mattarella, l'Europa e le guerre non dichiarate

Mattarella, l'Europa e le guerre non dichiarate

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Cina e Russia iniziano a unire il nuovo mondo multipolare di Michele Blanco Cina e Russia iniziano a unire il nuovo mondo multipolare

Cina e Russia iniziano a unire il nuovo mondo multipolare

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti