Bruno Guigue: "L'antisionismo che diventa antisemitismo: il bullismo di massa della propaganda imperiale"

3563
Bruno Guigue: "L'antisionismo che diventa antisemitismo: il bullismo di massa della propaganda imperiale"

 

La cosa più rivoltante del dramma palestinese è, ovviamente, la brutalità dell'occupante, il suo obitorio coloniale, il suo disprezzo per la vita degli altri, il suo aplomb nell'omicidio, la sua arroganza da vincitore alla facile vittoria, la sua buona consapevolezza quando preme il grilletto, la sua vigliaccheria quando assassina i civili, la sua assuefazione al crimine. Ma è anche quella malafede abissale, quella ipocrisia dell'aggressore che gioca all'aggredito, quella bugia che esce dalla bocca quando pretende di difendersi, quando condanna il terrorismo, quando osa invocare la legittima difesa, quando parla di antisemitismo.

Sono terroristi i combattenti palestinesi? No, sono resistenti, quelli veri, quelli che combattono per la patria, per la terra dei loro antenati, per vivere in pace, un giorno, in questa Palestina il cui invasore vuole spogliarli, per quella Palestina, il cui Stato coloniale si crede depositario, mentre è solo un occupante illegittimo, un usurpatore.

La legittima difesa di Israele? Siamo seri: l'unica legittima difesa che vale è quella del popolo palestinese, non quella della soldatesca coloniale; quella dell'occupato che resiste, non quella dell'occupante che opprime. Resistenti che fanno bene a combattere, e sanno che se l'onore è dalla loro parte, il disonore è nel campo avverso.

Ci dicono che lo scontro attuale è dovuto all'intransigenza degli estremisti di entrambe le parti. Ma questo rinvio a schiena dell'occupante e dell'occupato è grottesco, è un inganno.

Da quando la resistenza è estremista? È l'occupazione che è estremista, con la sua violenza di ogni istante, questa umiliazione permanente inflitta alle popolazioni, questo dominio strutturale, questo insopportabile cappuccio che grava su un popolo martoriato, i cui sussulti di rivolta, fortunatamente, mostrano che non è sconfitto. No, la responsabilità finale della violenza in Palestina non è condivisa, non è 50/50, perché questa violenza è frutto dell'occupazione e della colonizzazione, e i palestinesi non sono responsabili dell'ingiustizia che gli facciamo subire.

Ci sono morti da entrambe le parti, sì, e nessuna vittima civile è giustificata. Ma quando il rapporto delle vittime è tra il 1 e il 30, è scandaloso fingere che si tratti di una guerra classica che contrappone due eserciti in una battaglia schierata.

Perché questa guerra non è iniziata oggi, è un etnocidio, un tentativo di cancellare i palestinesi che si vuole andare nei bantustan dell'apartheid sionista.

Questa guerra non è una guerra ordinaria, è la lotta tra una potenza occupante e una resistenza armata, e non basterà chiamare la cessazione delle violenze per mettere la parola fine. Ciò che è odioso e ridicolo nelle dichiarazioni della diplomazia occidentale è questo appello implicito al disarmo dei palestinesi. Gli si chiede di arrendersi, rassegnarsi, accettare il giogo, fingendo di ignorare i motivi per cui non lo faranno, né oggi né domani.

Resta, ovviamente, questa accusa di antisemitismo, a tempo indeterminato, pavloviana, patetica di stupidità e ripugnante di ipocrisia, che si getta in faccia a tutti coloro che sostengono la lotta dei palestinesi.

 Eppure, se sapessero, questi impostori, quanto ci basti l'antisionismo, quanto esprima con chiarezza cosa significhi difendere. L'antisemitismo, quando è dimostrato, è una macchia per chi lo prova. Ma quando serve ad accusare l'antisionismo, è una macchia per chi propaga questa accusa ingannevole. Puoi sempre brandire questa calunnia, ma stai attento, un giorno rischia di tornarti in faccia.

Forza incredibile della propaganda, quando provoca l'insidioso passaggio da un termine all'altro, genera l'inversione maligna con cui il carnefice si fa vittima, e l'antisionismo è definito antisemitismo.

Questa accusa, come si è capito, è un'arma di bullismo di massa, che permette a governi servili, felici di servire imperialismo e sionismo, di comprarsi una pseudo-buona coscienza.

Pietosa diplomazia, complicità con il crimine che si adorna tutte le virtù, e che non finisce più di toccare il fondo.

I palestinesi hanno capito da molto tempo che non hanno nulla da aspettarsi da questi europei che un giorno saranno soffocati dalla loro vigliaccheria.

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Potrebbe anche interessarti

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

Ventotene e dintorni di Alessandro Mariani Ventotene e dintorni

Ventotene e dintorni

Recessione e inflazione, due facce della stessa medaglia. di Giuseppe Masala Recessione e inflazione, due facce della stessa medaglia.

Recessione e inflazione, due facce della stessa medaglia.

Basta che se ne parli di Francesco Erspamer  Basta che se ne parli

Basta che se ne parli

L'Ecuador verso l'abisso. Contro tutti i pronostici vince Noboa di Geraldina Colotti L'Ecuador verso l'abisso. Contro tutti i pronostici vince Noboa

L'Ecuador verso l'abisso. Contro tutti i pronostici vince Noboa

Israele, la nuova frontiera del terrorismo di Clara Statello Israele, la nuova frontiera del terrorismo

Israele, la nuova frontiera del terrorismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo di Leonardo Sinigaglia La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

Missile sulla chiesa di Sumy: cui prodest? di Francesco Santoianni Missile sulla chiesa di Sumy: cui prodest?

Missile sulla chiesa di Sumy: cui prodest?

La nuova Bucha di Zelensky di Marinella Mondaini La nuova Bucha di Zelensky

La nuova Bucha di Zelensky

La repressione dello Stato dietro al Decreto Sicurezza di Giuseppe Giannini La repressione dello Stato dietro al Decreto Sicurezza

La repressione dello Stato dietro al Decreto Sicurezza

Fu Bergoglio il primo a censurare L’Urlo di Michelangelo Severgnini Fu Bergoglio il primo a censurare L’Urlo

Fu Bergoglio il primo a censurare L’Urlo

La California verso la secessione dagli Stati Uniti? di Paolo Arigotti La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

Mattarella firma la legge liberticida di Michele Blanco Mattarella firma la legge liberticida

Mattarella firma la legge liberticida

Un sistema da salari da fame che va rovesciato di Giorgio Cremaschi Un sistema da salari da fame che va rovesciato

Un sistema da salari da fame che va rovesciato

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti