Giorgia Meloni e il "weekend lungo"

8453
Giorgia Meloni e il "weekend lungo"


di Paolo Desogus*

L'uscita della Presidente del consiglio Giorgia Meloni la dice lunga sul suo spessore politico. Ha infatti affermato che oggi i lavoratori faranno "il weekend lungo". Ma lo sa Giorgia Meloni quanto costa una giornata in meno di lavoro per un operaio o un insegnante a scuola? Lo sa cosa sono 70 euro in meno in busta paga per chi ne guadagna 1500? Conosce il valore del denaro, del salario messo insieme attraverso il lavoro?

No, non lo conosce e non lo conosce perché Giorgia Meloni esprime quel tipico miscuglio ideologico della destra italiana, quella che da una parte fa li interessi delle classi agiate e che dall'altra tira a campare con la mentalità piccolo borghese, egoista e ottusa.

Con questa base ideologica per Giorgia Meloni è dunque difficile capire lo sciopero di oggi e lo è ancor più se si pensa che chi rinuncia a un pezzo del proprio salario lo fa per non per una causa generale, per esprimere valori di uguaglianza e umanità che i piccolo borghesi come lei disprezzano.

Quello che poi ancor più teme è questo rinnovato respiro politico che la causa palestinese sta infondendo alla sinistra italiana e alle opposizioni in Europa. Il suo timore (suo e dei gruppi di interesse che sostiene) è che gli italiani riscoprano il valore della conflittualità e della lotta per cause generali, quelle che riescono a unire tutti le lavoratrici e i lavoratori.

Viva lo sciopero, Palestina Libera!


*Post Facebook del 3 ottobre 2025

Paolo Desogus

Paolo Desogus

Professore associato di letteratura italiana contemporanea alla Sorbonne Université, autore di Laboratorio Pasolini. Teoria del segno e del cinema per Quodlibet.

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

La mini NATO del Pacifico e la "prossima grande crisi internazionale" di Fabio Massimo Paernti La mini NATO del Pacifico e la "prossima grande crisi internazionale"

La mini NATO del Pacifico e la "prossima grande crisi internazionale"

Venezuela nel mirino: la narrazione che assolve gli USA di Fabrizio Verde Venezuela nel mirino: la narrazione che assolve gli USA

Venezuela nel mirino: la narrazione che assolve gli USA

La Geoeconomia di Prevost di Giuseppe Masala La Geoeconomia di Prevost

La Geoeconomia di Prevost

Fubini che prova a convincerci che l'Ucraina sta vincendo la guerra... di Francesco Santoianni Fubini che prova a convincerci che l'Ucraina sta vincendo la guerra...

Fubini che prova a convincerci che l'Ucraina sta vincendo la guerra...

Halloween e il fascismo di Francesco Erspamer  Halloween e il fascismo

Halloween e il fascismo

Ma che c'entra La Russa con Pasolini? di Paolo Desogus Ma che c'entra La Russa con Pasolini?

Ma che c'entra La Russa con Pasolini?

Nel “bunker” di Maduro di Geraldina Colotti Nel “bunker” di Maduro

Nel “bunker” di Maduro

Caccia alle Streghe, Zakharova e non solo di Alessandro Mariani Caccia alle Streghe, Zakharova e non solo

Caccia alle Streghe, Zakharova e non solo

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

Nessun altro posto di Giuseppe Giannini Nessun altro posto

Nessun altro posto

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

La sconfitta dell’uguaglianza, bisogna reagire di Michele Blanco La sconfitta dell’uguaglianza, bisogna reagire

La sconfitta dell’uguaglianza, bisogna reagire

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti