I burattini europei e le "garanzie di sicurezza"

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I burattini europei e le "garanzie di sicurezza"



di Marinella Mondaini*

E quali sarebbero le “garanzie di sicurezza” per l’Ucraina? Quelle che vogliono confezionare i burattini europei? Entrare nell’Unione Europea, secondo i folli, “è fondamentale perché sarebbe una garanzia di sicurezza per l’Ucraina”. La Nato le garantirebbe la sicurezza?? Gli europei hanno addirittura escogitato di mandare truppe in Ucraina, (in sostanza la Nato) a "garantire la sicurezza".

Ma queste sono garanzie di guerra, guerra ad oltranza e sanguinosa! La Russia ha avviato l’Operazione Speciale proprio per evitare tutto questo. Ma loro non capiscono.

O meglio, non vogliono capire.

Il Micron francese ha parlato con Erdogan dicendo: “ il nostro obiettivo è fermare l’aggressione russa all’Ucraina”

La “madre cristiana e sovranista” ha proposto di difendere la cricca nazi sta di Kiev con un “Intervento entro 24 ore in caso di attacco in Ucraina” - “dettaglio” questo rivelato da Bloomberg. Si tratta di una clausola di sicurezza ispirata all'articolo 5 della Nato e sottoscritta dai Paesi alleati dell’Ucraina, che prevederebbe la risposta in un giorno! I furbi hanno escogitato insomma una "Nato light", confezionata su misura per l'Ucraina. E pensano, i folli, che la Russia abboccherà e permetterà ciò?

Oggi il ministro degli Esteri Sergej Lavrov ha dichiarato durante la conferenza stampa con il Ministro degli Affari Esteri dell'India S. Jaishankar: “La Russia è sempre stata favorevole a discussioni oneste e ai principi di garanzia della sicurezza concordati su iniziativa della delegazione ucraina a Istanbul nell'aprile 2022. Li abbiamo sostenuti allora e li sosteniamo anche oggi, perché si basano veramente sui principi della sicurezza collettiva e dell'indivisibilità della sicurezza. Tutto il resto, le varie altre azioni unilaterali – sono solo imprese assolutamente senza alcuna prospettiva. Come dimostrano ora i colloqui dell'Occidente con la parte ucraina, tutti questi piani sono legati alla fornitura di garanzie attraverso un intervento militare straniero in una parte del territorio ucraino.

Il documento del 2022 mirava a garantire la sicurezza in modo onesto e collettivo, innanzitutto creando un gruppo di Paesi garanti, che avrebbe incluso Paesi membri permanenti del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Venivano menzionati Germania e Turchia. L'elenco di questi Paesi garanti sarebbe stato aperto a qualsiasi Paese disposto ad aderirvi.

Questi paesi avrebbero garantito la sicurezza dell'Ucraina, sostanzialmente in linea con la logica alla base dell'Articolo 5 del Trattato di Washington sulla creazione della NATO. Tuttavia, è stato sottolineato che l'Ucraina sarebbe rimasta uno Stato non nucleare, neutrale e non allineato, e non avrebbe aderito alla NATO o ad altre alleanze militari.

Quando il documento approvato a Istanbul, fu minato dal Primo Ministro britannico B. Johnson, con l'incoraggiamento di altri rappresentanti occidentali, questa opportunità andò perduta. Ma il principio sancito allora in quel documento lo consideriamo assolutamente naturale e attuale oggi. Si tratta del principio della fornitura collettiva di garanzie di sicurezza.
 
Ora, dopo il vertice Russia-USA in Alaska, dove sono stati compiuti progressi significativi nella definizione dei contorni e dei parametri specifici dell'accordo, i paesi europei hanno "accompagnato” Zelenskij a Washington e hanno cercato di promuovere il loro programma volto a fare in modo che le garanzie di sicurezza si basino sulla logica dell'isolamento della Russia, unendo il mondo occidentale all'Ucraina al fine di proseguire l'aggressiva politica di scontro per “contenere” la Federazione Russa, il che significa comunque infliggerle una "sconfitta strategica". Questo non può evocare in noi altro sentimento che un rifiuto totale. Inoltre, il regime ucraino e i suoi rappresentanti commentano la situazione attuale in modo molto specifico, dimostrando direttamente di non essere interessati a una soluzione sostenibile, equa e a lungo termine”

Ecco, Lavrov ha detto tutto! Io mi sento di aggiungere che l’unica garanzia di sicurezza per l’Ucraina o per quel che ne rimarrà, la può dare solo la Russia!Ricordiamo che tutti gli obiettivi dell'Operazione Speciale Militare russa saranno raggiunti, fino alla Vittoria. Sarà una vittoria anche su questa Ue, che lavora solo per la guerra, calpestando i diritti e gli interessi dei popoli europei.

*Post Facebook del 22 agosto 2025

Marinella Mondaini

Marinella Mondaini

Scrittrice, giornalista, traduttrice. Vive e lavora a Mosca

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