Il "piano Trump" per Gaza for dummies...
di Alessandro Volpi*
Secondo il piano di Donald Trump, articolato in 20 punti, il futuro di Gaza sarà affidato ad un governo di tecnici, presieduto dallo stesso Tycoon, con alcuni amici come Tony Blair, che dovranno trasformare quella terra in una formidabile occasione di affari, gestita con i tratti della Zona Economica Speciale, dove, in pratica, gli investitori internazionali non pagheranno tasse.
In estrema sintesi, l'idea di creare un grande centro immobiliare di lusso e un hub per il transito del gas e del petrolio non è affatto abbandonata; anzi. C'è però una differenza rispetto all'ipotesi originaria: i palestinesi non saranno costretti a fuggire ma dovranno restare a Gaza per fornire una imponente forza lavoro con retribuzioni inesistenti. Il piano del Gaza Resort si materializza, con gli stessi grandi fondi e con le società immobiliari americane ed europee, senza dover importare lavoratori dall'estero ma sfruttando i palestinesi. Naturalmente tutto avverrà in attesa della "maturazione" della Autorità Nazionale Palestinese.
Per Israele non servirà neppure spendere i soldi di una occupazione e il governo "tecnico" sarà un formidabile comitato d'affari. Vediamo chi plauderà a questo grande passo avanti in direzione dell'autodeterminazione del popolo palestinese. Magari gli stessi che vogliono fermare la Flotilla. In fondo il genocidio servirà a creare nuovi schiavi.
*Post Facebook del 29 settembre 2025