Le forze israeliane rapiscono l'attivista palestinese Ahed Tamimi

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Le forze israeliane rapiscono l'attivista palestinese Ahed Tamimi

 

La nota attivista palestinese Ahed Tamimi, questa mattina, è stata in pratica rapita dalle forze di occupazione israeliane a Ramallah, in Cisgiordania, dopo un’irruzione nella sua casa.

Alle forze di occupazione israeliane non è bastata la cattura della ragazza, le hanno distrutto anche la casa, situata nel villaggio di Nabi Saleh, a nord-ovest di Ramallah.

La vicenda di Tamimi e della sua famiglia divenne nota nel 2017 quando fu arrestata. I suoi familiari erano stati già detenuti, torturati e uccisi dall’occupazione.

Era ancora minorenne quando nel 2017 fu imprigionata. Fu liberata dopo otto mesi di carcere, durante i quali compì 17 anni.

In un'intervista a teleSUR nel 2018, Tamimi ricordò: "Gerusalemme è nostra di diritto e non la abbandoneremo così facilmente".

"La storia è ciò che indica di chi è Gerusalemme, perché noi siamo gli abitanti originari e Gerusalemme era, è e sarà per sempre la capitale della Palestina", ribadì Tamimi.

Inoltre, precisò un fattore importante: i palestinesi "non sono contro gli ebrei, siamo contro il sionismo. È diverso essere ebrei ed essere sionisti".

La Redazione de l'AntiDiplomatico

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