Orda di liberal-fascisti insulta Giulietto Chiesa nel giorno della sua morte
di Fabrizio Verde
Dietro un liberale spesso si nasconde un fascista. La rappresentazione plastica di questa massima l’abbiamo avuta quest’oggi dove un’orda di cani è impegnata a festeggiare sul cadavere del leone Giulietto Chiesa morto questa notte.
All’appello non manca nessuno: dal componente della commissione incaricata di contrastare l’odio in rete, a giornalisti, fino a giungere all’autoproclamato economista.
#GiuliettoChiesa era uno stolido, mediocre, forsennato propagandista comunista a libro paga della Rai. Poi si era riciclato come propalatore delle peggiori bufale per imbonire somari, mentecatti, psicopatici, squilibrati e schizofrenici assortiti.
— Fabio Scacciavillani (@Scacciavillani) April 26, 2020
Io spero che sia finito in un posto che sia quanto piu' possibile simile all'URSS degli anni 50, meglio ancora se in piena Siberia https://t.co/KxQJNEPtUI
— Fabio Scacciavillani (@Scacciavillani) April 26, 2020
Gli stessi che un giorno sì e l’altro pure li troviamo a denunciare il fascismo alle porte, l’odio in rete, le orde rossobrune pronte a calare su Roma, i sovranisti, il regime di Putin, Maduro, Assad e tutti quelli che non si attengono all’ipocrita inganno liberale.
Con quale faccia e credibilità costoro torneranno a lanciare i loro appelli al rispetto della democrazia, i diritti umani e qualunque altro appello che vada in direzione della difesa dell’ipocrita regime liberale?
La risposta la conosciamo: con la solita faccia di bronzo che li contraddistingue e gli permette di sparare le peggiori fake news mentre accusano gli altri di farlo.