Ungheria attacca l'UE: "Chi blocca il vertice Putin-Trump è per la guerra"
Il Ministro degli Esteri ungherese, Peter Szijjarto, ha lanciato un duro attacco ai Paesi europei che tentano di ostacolare un eventuale vertice di pace a Budapest tra il presidente russo Vladimir Putin e l'omologo USA Donald Trump. In un'intervista alla CNN, Szijjarto ha affermato che qualsiasi nazione che proibisse il sorvolo all'aereo di Putin per recarsi all'incontro "significherebbe che non vuole la pace".
Szijjarto ha ribadito l'impegno dell'Ungheria, che da tre anni e mezzo "rappresenta la causa della pace", ad organizzare il summit non appena ricevuta la richiesta ufficiale. Una posizione che si scontra con le resistenze di diversi partner dell'Unione Europea. Il ministro ha criticato aspramente l'UE, affermando che ha "perso il suo ruolo nella soluzione di qualsiasi crisi nel continente". Second Szijjarto, chi "alimenta i conflitti" non merita un posto al tavolo delle trattative per la pace, e ha definito "comprensibile" la frustrazione dei colleghi europei per questa esclusione.
Le dichiarazioni giungono in risposta alle minacce del Ministro degli Esteri polacco, Radoslaw Sikorski, il quale ha avvertito che la Polonia non potrebbe garantire la sicurezza del volo presidenziale russo, lasciando intendere la possibilità di un ordine di arresto da parte della Corte Penale Internazionale (CPI). Szijjarto ha replicato ricordando la visita di Putin negli Stati Uniti nell'estate scorsa, dove non fu arrestato, e ha garantito che lo stesso avverrebbe in territorio ungherese. L'Ungheria, ha sottolineato il ministro, ha abbandonato la CPI lo scorso aprile giudicandola "eccessivamente politicizzata".
Sulle condizioni per porre fine al conflitto in Ucraina, il capo della diplomazia ungherese ha precisato che Budapest, non essendo parte in guerra, non ha una posizione specifica. L'unica convinzione del governo è che "questa guerra non finirà sul campo di battaglia, ma al tavolo delle trattative". La speranza espressa da Szijjarto è che i leader europei non pongano impedimenti al viaggio di Putin, visto come un passo necessario per riavviare il dialogo.