Vertice NATO a Vilnius: l'Ucraina rimane fuori dalla porta

6614
Vertice NATO a Vilnius: l'Ucraina rimane fuori dalla porta

 

di Francesco Corrado per l'AntiDiplomatico

 
Zelenski è infuriato coi i membri della NATO, sono infatti molte le resistenze a far entrare l'Ucraina nel patto nordatlantico soprattutto nell'immediato. Zelenski parla di condizioni inaccettabili dato che non c'è un vero calendario dei lavori, insomma dichiarazioni di principio senza però impegni seri a fronte dell'immenso sacrificio che l'Ucraina sta sopportando nella guerra per procura che la NATO (più precisamente gli angloamericani) gli ha di fatto imposto contro la Russia.
 
Non si sa di preciso su cosa Zelenski facesse affidamento, forse davvero è poco lucido come si dice, ma di fatto l'Ucraina avrebbe problemi ad essere accettata all'interno della NATO che dipendono addirittura dallo statuto stesso dell'alleanza. La totale mancanza di democrazia per esempio, ma sappiamo già che queste sono poco più che chiacchiere: l'ostacolo base, e questo Biden lo ha detto e ripetuto più volte, consiste nel fatto che l'Ucraina si trova già in una situazione di guerra aperta con la Russia, guerra destinata ad essere persa salvo sorprese davvero enormi, per cui un eventiuale ingresso dello sventurato paese nell'alleanza provocherebbe, ipso facto, l'entrata della NATO in geurra con la Russia. Ingresso in un conflitto che nessuno sembra volere, anche perché da quelle parti si mena così forte che gli eserciti dei paesi europei non sembrano affatto pronti per svolgere un ruolo risolutore. 
 
Per chi si fosse perso la sostanza di ciò che sta succedendo in Ucraina, nutrendosi della inconcepibile propaganda della nostra stampa mainstream, ripetiamo quanto detto pubblicamente da Christopher Cavoli (ex comandante in capo delle forze armate USA in Europa ed attuale comandante in capo delle forze armate alleate in Europa) quindi uno che la sa linga diciamo: la scala della violenza dei combattimenti che stanno avendo luogo in Ucraina era imprevista ed è senza precedenti. La NATO stessa non è attualmente in condizione di combattere una guerra di simili dimensioni. 
 
Insomma Zelenski, dopo che la fantomatica controffensiva è miseramente fallita, sempre se di controffensiva si può parlare, deve fare i conti con la realtà. I paesi NATO continueranno a mandare armi sofisticate combattendo per procura fino all'ultimo ucraino, continueranno a mandare qualche migliaio di militari ed istruttori. Istruttori si, non sulle tattiche militari, ma sull'uso di armi che gli ucraini non conoscono.. 
 
Il vertice di Vilnius, tra le altre cose, ha dato il benvenuto alla Finlandia che in poco più di un anno è riuscita a fare il suo ingresso nell'alleanza; ha stabilito un percorso per l'ingresso della Svezia (sempre Turchia permettendo), ma relativamente all'Ucraina... Mbè una cosa sono le chiacchiere e la propaganda, altro i fatti.

L'Ucraina è uno stato fallito, in grado di pagare stipendi ai dipendenti pubblici solo grazie ai soldi che l'UE e gli altri alleati occidentali forniscono. Ha svenduto milioni di ettari terre, aziende pubbliche, interi settori dell'economia sono finiti in mani straniere e ancora più drammaticamente ha perso oltre la metà della propria popolazione: ricordiamo che l'Ucraina che si divise dall'URSS nel 1991 contava poco più di 50 milioni di abitanti, dopo essere caduta nelle mani degli alleati angloamericani ed aver servito i loro interessi (con l'eccezione di Janukovyc). attualmente l'Ucraina conta poco più di 20 milioni di abitanti. La polica di distruzione dell'Ucraina portata avanti negli ultimi 30 anni dagli angloamericani è una delle catastrofi umanitarie peggiori che il mondo abbia mai visto: nemmeno la Germania della seconda guerra mondiale subì un tale livello di devstazione della propria popolazione. 

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

La nuova "dissidenza" che indossa orologi svizzeri di Loretta Napoleoni La nuova "dissidenza" che indossa orologi svizzeri

La nuova "dissidenza" che indossa orologi svizzeri

La Nuova Era dell'Economia Globale  di Giuseppe Masala La Nuova Era dell'Economia Globale

La Nuova Era dell'Economia Globale

I no war secondo l'Intelligenza Artificiale di Google di Francesco Santoianni I no war secondo l'Intelligenza Artificiale di Google

I no war secondo l'Intelligenza Artificiale di Google

Da Delhi alle Americhe: Chi Sono i Nuovi Indiani d'America? di Raffaella Milandri Da Delhi alle Americhe: Chi Sono i Nuovi Indiani d'America?

Da Delhi alle Americhe: Chi Sono i Nuovi Indiani d'America?

Papa "americano"? di Francesco Erspamer  Papa "americano"?

Papa "americano"?

Il 25 aprile e la sovranità di Paolo Desogus Il 25 aprile e la sovranità

Il 25 aprile e la sovranità

Le narrazioni tossiche di un modello in crisi di Geraldina Colotti Le narrazioni tossiche di un modello in crisi

Le narrazioni tossiche di un modello in crisi

Resistenza e Sobrietà di Alessandro Mariani Resistenza e Sobrietà

Resistenza e Sobrietà

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

Lavoro e vita di Giuseppe Giannini Lavoro e vita

Lavoro e vita

La Festa ai Lavoratori di Gilberto Trombetta La Festa ai Lavoratori

La Festa ai Lavoratori

Sirri Süreyya Önder, la scomparsa di un grande uomo di pace di Michelangelo Severgnini Sirri Süreyya Önder, la scomparsa di un grande uomo di pace

Sirri Süreyya Önder, la scomparsa di un grande uomo di pace

La California verso la secessione dagli Stati Uniti? di Paolo Arigotti La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

Un sistema da salari da fame che va rovesciato di Giorgio Cremaschi Un sistema da salari da fame che va rovesciato

Un sistema da salari da fame che va rovesciato

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti