Chi decide chi entra in Italia? Un trafficante in Tunisia risponde così alla Meloni

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Chi decide chi entra in Italia? Un trafficante in Tunisia risponde così alla Meloni

 

Mentre la Meloni lancia l’ennesima sfida ai trafficanti, i trafficanti se la ridono.

Questo è il tono dei messaggi postati all’interno di alcuni gruppi whatsapp all’interno deli quali sono riuscito ad entrare, gruppi gestiti da alcuni trafficanti e che ospitano alcune centinaia di aspiranti migranti.

La notizia degli 8.000 sbarcati a Lampedusa in 3 giorni è arrivata in tutta l'Africa.

E anche che l'Italia si è arrabbiata. 

Ne parlano in questa chat alcuni trafficanti in Niger. Che però non sembrano preoccupati.

?- L'ultima notizia è che i migranti sono bloccati all'ingresso di Lampedusa, ne sono arrivati così tanti che l'Italia da sola non può accoglierli.

- Sì, è vero. Circa 8.000 in 3 giorni. È il nuovo record.

  • È vero?.

In un altro gruppo un trafficante lancia una sfida chiara alla Meloni: voi avete i mezzi, ma noi abbiamo i metodi. Come a dire, alla fine chi entra lo decidiamo noi.

?Questa è la donna che sta facendo di tutto per fermare i migranti. Si chiama Giorgia Meloni, il primo ministro italiano. Una donna molto razzista... voi avete i mezzi noi abbiamo i metodi.

Siamo in attesa (di avere notizie) di 6 imbarcazioni partite ieri da Sfax al km35.

Uniamoci in preghiera?.

Il trafficante in Tunisia in questo caso, su questa chat seguita da centinaia di potenziali migranti, afferma di avere i "metodi" giusti.

Tra questi metodi immagino sia inclusa la totale inefficienza dei servizi italiani. 

Nel caso diamo una mano: al km 35 di Sfax ieri sono partiti 6 barchini, sono arrivati in giornata a Lampedusa.

La domanda è solo una e resta lì sospesa per aria: perché il governo finge di non saperne niente? Perché il governo non interviene? Perché non apre un contenzioso con Facebook e Whatsapp almeno per bloccare le pagine e i numeri dei trafficanti? Perché non interviene almeno contro i canali di contatto e promozione dei trafficanti?

Perché non abbiamo metodi, come dice il trafficante. E insieme a questi non abbiamo la volontà.

LEGGI L'URLO: SCHIAVI IN CAMBIO DI PETROLIO

Michelangelo Severgnini

Michelangelo Severgnini

Regista indipendente, esperto di Medioriente e Nord Africa, musicista. Ha vissuto per un decennio a Istanbul. Il suo film “L'Urlo" è stato oggetto di una censura senza precedenti in Italia.

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