I canali del conflitto e il mondo del lavoro

1275
I canali del conflitto e il mondo del lavoro



RICEVIAMO E VOLENTIERI PUBBLICHIAMO, CHIEDENDO MASSIMA DIFFUSIONE


-----------------------

Canali del conflitto. Lavoratrici e lavoratori della catena del valore dentro gli impatti della guerra e della crisi ambientale: iniziativa 10 febbraio, Genova

DA USB.IT

La guerra va fermata, l’invio di armi ai quattro angoli del mondo va fermato. Bisogna agire contro la guerra che è la principale minaccia che agisce sul pianeta, ma per farlo occorre mobilitarsi in qualunque parte del mondo a partire dai luoghi lavoro. Bisogna ripensare al modello di sviluppo dell’economia anche per evitare gli impatti, a breve e lungo termine, degli effetti del cambiamento climatico che impatta oramai ovunque colpendo innanzitutto le zone più povere del pianeta.

I padroni continuano a cercare solo i loro profitti immediati, ma chi lavora dentro le catene produttive e di approvvigionamento sa bene che la crisi è imminente, anzi è  letteralmente già tra di noi.

Dobbiamo chiamarlo col suo nome: è il capitalismo. Le guerre ne sono l’espressione, la conflittualità in atto non è che l’inevitabile conferma di un modello che mette al centro gli interessi privatistici a danno delle comunità e di chi lavora.  La distruzione dell’ambiente non è che l’altra faccia di questa medaglia che vede soppiantati gli interessi della collettività al solo scopo di garantire il profitto per pochi.

La crisi del Medio Oriente, il massacro del popolo della Palestina e le conseguenti tensioni nel canale di Suez oggi toccano direttamente le nostre tasche.

Come?

Si calcola che attraverso il canale di Suez passano circa 31 milioni di tonnellate di merci, e noi sappiamo che 40% del Pil Italiano viene rappresentato dall’export. Il nostro paese è direttamente interessato da quanto accade in quell’area: portualità, logistica, produzione, commercio. Settori della catena del valore che vengono impattati direttamente e che oggi in Italia subiscono già dei preoccupanti rallentamenti.

Con lo sguardo rivolto alla giornata e al corteo genovese del giorno 11 febbraio, alla giornata di mobilitazione generalizzata del 23 Febbraio e alla immediatamente successiva manifestazione nazionale a Milano del 24 Febbraio, per fermare il genocidio a Gaza, la Categoria Operaia di USB vuole mettere in campo una prima iniziativa pubblica dove confrontarci sui fattori scatenanti della crisi globale, dei conflitti, del clima e degli impatti conseguenti su tutta la catena del valore e quindi sulle condizioni di salario e di vita di milioni di lavoratrici e lavoratori.

Per la pace, la giustizia ambientale, bisogna continuare a mobilitarsi dal basso.

Assieme alla Categoria Operaia di USB, saranno presenti e contribuiranno all’iniziativa:

  • Giuliano Mariucci (Ottolina TV)
  • Markos Bekris (Sindacato Portuale PAME ENEDEP)
  • Gabriele Rubini (Chef Rubio)
  • Giorgio Cremaschi & Marta Collot (Potere al Popolo)
  • Rajeh Zayed (Presidente Unione Democratica Arabo-Palestinese)
  • Riccardo Degli Innocenti  (Ricercatore)

Il 10 FEBBRAIO 2024 alle ore 10.30

presso il “Music for Peace" di Via Balleydier 60, GENOVA

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

La nuova "dissidenza" che indossa orologi svizzeri di Loretta Napoleoni La nuova "dissidenza" che indossa orologi svizzeri

La nuova "dissidenza" che indossa orologi svizzeri

La Nuova Era dell'Economia Globale  di Giuseppe Masala La Nuova Era dell'Economia Globale

La Nuova Era dell'Economia Globale

I no war secondo l'Intelligenza Artificiale di Google di Francesco Santoianni I no war secondo l'Intelligenza Artificiale di Google

I no war secondo l'Intelligenza Artificiale di Google

Da Delhi alle Americhe: Chi Sono i Nuovi Indiani d'America? di Raffaella Milandri Da Delhi alle Americhe: Chi Sono i Nuovi Indiani d'America?

Da Delhi alle Americhe: Chi Sono i Nuovi Indiani d'America?

Papa "americano"? di Francesco Erspamer  Papa "americano"?

Papa "americano"?

Il 25 aprile e la sovranità di Paolo Desogus Il 25 aprile e la sovranità

Il 25 aprile e la sovranità

Le narrazioni tossiche di un modello in crisi di Geraldina Colotti Le narrazioni tossiche di un modello in crisi

Le narrazioni tossiche di un modello in crisi

Resistenza e Sobrietà di Alessandro Mariani Resistenza e Sobrietà

Resistenza e Sobrietà

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

Lavoro e vita di Giuseppe Giannini Lavoro e vita

Lavoro e vita

La Festa ai Lavoratori di Gilberto Trombetta La Festa ai Lavoratori

La Festa ai Lavoratori

Sirri Süreyya Önder, la scomparsa di un grande uomo di pace di Michelangelo Severgnini Sirri Süreyya Önder, la scomparsa di un grande uomo di pace

Sirri Süreyya Önder, la scomparsa di un grande uomo di pace

La California verso la secessione dagli Stati Uniti? di Paolo Arigotti La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

L'Autoritarismo si fa sistema di Michele Blanco L'Autoritarismo si fa sistema

L'Autoritarismo si fa sistema

Un sistema da salari da fame che va rovesciato di Giorgio Cremaschi Un sistema da salari da fame che va rovesciato

Un sistema da salari da fame che va rovesciato

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti