TTIP: il gioiello della corona del neoliberalismo economico

"Un palese tentativo da parte delle grandi imprese transnazionali di controllare economie e società"

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TTIP: il gioiello della corona del neoliberalismo economico


 
Vincenç Navarro, esperto in economia e professore di politica pubblica e di scienze politiche presso l'Università Pompeu Fabra in Spagna, analizza il potenziale impatto della firma del controverso Partenariato transatlantico per il commercio e gli investimenti (in inglese Transatlantic Trade and Investment Partnership, TTIP) e garantisce che si tratta di un "palese tentativo delle grandi imprese transnazionali di controllare economie e società."
 
Navarro, in un articolo pubblicato su nuevatribuna.es , considera il TTIP "il gioiello della corona" del neoliberalismo economico e rileva che questo non si limira ad una semplice riduzione delle tariffe. Anche se è stato promosso come l'elemento chiave della ripresa economica in Europa che potrebbe aumentare la creazione di posti di lavoro e la libertà economica, in realtà si tratta di un "attacco frontale alle misure di protezione del cittadino". 
 
A questo proposito, il professore afferma che il TTIP disabilita legislazione europea che impedisce l'uso di sostanze nocive per la salute umana, animale e vegetale, elimina le regole che ostacolano e impediscono l'importazione di articoli produttori di CO2 e autorizza le imprese private ad elaborare norme e regole. "Il TTIP è peggio di quello che sembra", dice l'esperto.
 
La pubblicazione di una serie di documenti segreti che mostrano la realtà del Trattato ha convinto sempre più europei ad opporsi alla sua firma. Tuttavia, coloro che sono favorevoli al Parlamento europeo rimangono la maggioranza e, pertanto, potrebbe presto diventare una realtà se non si recuparea la "sovranità popolare".
 
"E' necessario che si recuperi la sovranità popolare che ponga freno ad una globalizzazione che avvantaggia esclusivamente le multinazionali i cui profitti sono basati sulla perdita dei diritti del lavoro e dei diritti sociali che la gente aveva acquisito", conclude l'articolo. 

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