Cina: il Comitato centrale del PCC approva le linee guida per il XV Piano quinquennale

Pechino definisce la rotta per il 2030: crescita di qualità, sicurezza nazionale e modernizzazione socialista

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Cina: il Comitato centrale del PCC approva le linee guida per il XV Piano quinquennale

Si è conclusa a Pechino la quarta sessione plenaria del XX Comitato centrale del Partito Comunista Cinese (PCC), un appuntamento cruciale per la definizione delle priorità strategiche del Paese nei prossimi cinque anni. Durante i lavori, svoltisi da lunedì a giovedì sotto la presidenza dell’Ufficio Politico del Comitato centrale, è stato adottato il documento programmatico - come riporta Xinhua - che guiderà la redazione del XV Piano quinquennale per lo sviluppo economico e sociale (2026-2030). 

Il segretario generale del PCC, Xi Jinping, ha pronunciato importanti discorsi e ha presentato una relazione sull’attività dell’Ufficio Politico, ricevendo ampio sostegno dai partecipanti. La sessione ha espresso piena approvazione per il lavoro svolto dall’Ufficio Politico dalla precedente riunione plenaria, sottolineando i risultati raggiunti durante il XIV Piano quinquennale (2021-2025), definito un periodo “straordinario e decisivo” nello sviluppo del Paese. Secondo il comunicato finale, la Cina si trova ora a un passo dal completamento degli obiettivi fissati in tale quadro. 

Il XV Piano quinquennale assumerà un ruolo strategico fondamentale: dovrà infatti consolidare le basi per il raggiungimento, entro il 2035, dell’obiettivo di realizzare in via sostanziale la modernizzazione socialista. Il documento sottolinea che il periodo 2026-2030 rappresenterà un “anello essenziale” tra passato e futuro, in un contesto internazionale e interno caratterizzato da opportunità strategiche ma anche da crescenti incertezze e sfide impreviste. 

In questa prospettiva, il Comitato centrale ha ribadito l’importanza centrale della leadership del Partito e del pensiero di Xi Jinping sul socialismo con caratteristiche cinesi per la nuova era, definiti “di importanza decisiva” per la stabilità e il progresso nazionale. Sono state quindi fissate le linee guida fondamentali per lo sviluppo futuro: primato del popolo, crescita di alta qualità, riforme approfondite, equilibrio tra mercato efficiente e governo efficace, nonché integrazione tra sviluppo e sicurezza. 

Tra gli obiettivi principali del nuovo piano figurano progressi significativi nella qualità dello sviluppo, maggiore autonomia tecnologica, rinnovato slancio culturale, miglioramento del benessere sociale, avanzamenti nell’iniziativa “Bella Cina” e rafforzamento della sicurezza nazionale. Particolare attenzione sarà dedicata alla costruzione di un sistema industriale moderno, al potenziamento del mercato interno, all’apertura di alto livello e alla modernizzazione dell’agricoltura e delle aree rurali. Non meno rilevante sarà l’impegno per una transizione ecologica integrale e per il rafforzamento della difesa nazionale, con l’obiettivo di raggiungere in tempo i traguardi del centenario dell’Esercito Popolare di Liberazione. 

La sessione ha inoltre preso decisioni organizzative e disciplinari di rilievo. È stato nominato Zhang Shengmin vicepresidente della Commissione militare centrale del PCC, mentre undici membri supplenti sono stati promossi a membri effettivi del Comitato centrale per coprire posti vacanti. Inoltre, sono stati adottati i rapporti sulle gravi violazioni della disciplina di partito e delle leggi statali commesse da alti funzionari, tra cui Tang Renjian, Jin Xiangjun e altri, confermando le precedenti espulsioni dal Partito. 

Nel concludere i lavori, la plenaria ha lanciato un appello all’intero Partito, all’esercito e a tutti i gruppi etnici del Paese affinché si stringano ancora più saldamente intorno al Comitato centrale con Xi Jinping al vertice, impegnandosi con determinazione per la realizzazione della modernizzazione socialista e il rilancio nazionale attraverso la via cinese. “Per governare bene il Paese, bisogna innanzitutto governare bene il Partito; solo un Partito prospero può rendere forte la nazione”, recita il comunicato, sintetizzando lo spirito che guiderà la Cina nei prossimi anni. 

La Redazione de l'AntiDiplomatico

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