Il salto tecnologico della Cina e il QE (di guerra) di Draghi

3587
Il salto tecnologico della Cina e il QE (di guerra) di Draghi


di Pasquale Cicalese


Differenze tecnologiche, istruttive, di rapporti capitale lavoro tra riarmo europeo e diffusione dell'innovazione cinese nella Marina e nell'Epl (ne scrissi un mese fa di questo). Come scrissi, la Cina viene da un salto tecnologico, iniziato con la Legge sul Lavoro (plusvalore relativo marxiano) de 2008 che l'ha portata a primeggiare su 34 prodotti high tech su 41 su scala mondiale. Non si sono fermati.

Alla conferenza economica di dicembre scorso (di solito si fa il 23-24 dicembre, nel mentre noi festeggiamo il Natale) il Consiglio di Stato, seguendo Xi e dando direttive alla Pboc e agli organismi nazionali e provinciali sia economici che di istruzione, decisero di fare un nuovo salto tecnologico, anche a danno di un esplosione di consumo che potesse rianimare il commercio mondiale.

La Cina si prepara all'Akus, all'Alleanza anglosassone, assieme ad Australia e Giappone, che potrebbe innescare la miccia di una probabile guerra a Taiwan. Con questo salto tecnologico deciso a fine 2023 la Cina si porrà prima in tutti i settori e soprattutto diffonderà i saperi e le innovazioni scientifiche e tecnologiche all'EPL (Esercito Popolare di Liberazione) e soprattutto alla Marina, lato debole rispetto alla presunta potenza talassocratica anglosassone.

Sui cieli primeggia assieme alla Russia perché entrambi possiedono i missili ipersonici, privi in Occidente. Il riarmo europeo, pagato da chi?, a spese di  chi?, è un immenso capitolato d'appalto per le multinazionali europee e americane che, vistosi il sogno del Green deal svanito dopo appena tre anni (era una direttiva Davos, ma nessuno, chissà perché compra auto elettriche) in un contesto in cui manca la Legge sul Lavoro cinese (plusvalore relativo), in un contesto in cui i laureati in materie Stem (scientifiche) sono poche rispetto a cinesi ed indiani (questi ultimi vanno in usa) la sproporzione è enorme. Contesto di rapporto capitale lavoro, supportato da una futura costruzione di welfare diffuso, alte spese in istruzione e R&S, 3 mila miliardi di riserve della Pboc fanno della Cina, in prospettiva, qualora si andasse in guerra, in una posizione di vantaggio. I cinesi la guerra non la vogliono, ma per forza di cose si preparano. La Gran Bretagna, gli Usa, con posizioni finanziarie nette estere fortemente negative, come finanzieranno l'eventuale guerra? Chiedendo soldi al mondo intero, come succede da 150 anni? Siete sicuri che il mondo sia disposto a finanziarli? Insomma, la Meloni e Draghi dove troveranno i soldi? Con il Qe? Il Qe di guerra?

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Il paradosso tedesco di Loretta Napoleoni Il paradosso tedesco

Il paradosso tedesco

Lenticchie e acqua fresca per le retrovie di Gaza di Michelangelo Severgnini Lenticchie e acqua fresca per le retrovie di Gaza

Lenticchie e acqua fresca per le retrovie di Gaza

I segreti del tè Longjing del Lago Occidentale di Hangzhou   Una finestra aperta I segreti del tè Longjing del Lago Occidentale di Hangzhou

I segreti del tè Longjing del Lago Occidentale di Hangzhou

"Bar di lusso" e "bella vita": le vergognose fake news su Gaza di Francesco Santoianni "Bar di lusso" e "bella vita": le vergognose fake news su Gaza

"Bar di lusso" e "bella vita": le vergognose fake news su Gaza

Il Saccheggio Coloniale della Cultura Nativa Americana di Raffaella Milandri Il Saccheggio Coloniale della Cultura Nativa Americana

Il Saccheggio Coloniale della Cultura Nativa Americana

L' anticlericalismo "woke" di chi si accorge oggi di Gaza di Francesco Erspamer  L' anticlericalismo "woke" di chi si accorge oggi di Gaza

L' anticlericalismo "woke" di chi si accorge oggi di Gaza

Ponte sullo stretto e questione meridionale di Paolo Desogus Ponte sullo stretto e questione meridionale

Ponte sullo stretto e questione meridionale

Xi incontra i leader dell'UE a Pechino di Gao Jian Xi incontra i leader dell'UE a Pechino

Xi incontra i leader dell'UE a Pechino

Nostalgie pandemiche di Alessandro Mariani Nostalgie pandemiche

Nostalgie pandemiche

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

I burattini europei e le "garanzie di sicurezza" di Marinella Mondaini I burattini europei e le "garanzie di sicurezza"

I burattini europei e le "garanzie di sicurezza"

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Una necessità  irrinunciabile: nuovi partiti  socialisti di Michele Blanco Una necessità  irrinunciabile: nuovi partiti  socialisti

Una necessità irrinunciabile: nuovi partiti socialisti

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti