In Turchia chiedono la chiusura delle basi NATO

1680
In Turchia chiedono la chiusura delle basi NATO

La nuova brutale aggressione di Israele nei confronti della Palestina, un ulteriore passo verso la pulizia etnica del popolo palestinese, costretto a vivere in enclave in un regime di apartheid, ha provocato numerose proteste internazionali. 

La Turchia è stata uno di quei paesi a fare la voce grossa attraverso il presidente Erdogan. Solo parole, forti, ma nessun atto concreto. 

Atti concreti vogliono invece le organizzazioni che hanno organizzato una manifestazione di protesta presso la base NATO di Kürecik. Si tratta del partito post-maoista Vatan Partisi e l’Unione dei Giovani della Turchia (TGB). 

Kürecik è una stazione radar situata nella provincia di Malatya, utilizzata in passato, fino allo scioglimento dell'Unione Sovietica nel 1991, dalla NATO per contrastare i missili balistici. Un punto ritenuto vitale per la NATO perché ospita il radar AN/TPY-2 (Army/Navy Transportable Surveillance) piazzato per sorvegliare i missili balistici di Russia e Iran.   

Attraverso un comunicato, riportato dal quotidiano Aydinlik, il partito Vatan afferma: «Siamo di fronte alla base radar di Kürecik, che è stata costruita sulla nostra terra dai soldati statunitensi per proteggere Israele». 

Sulla guerra di sterminio di Israele il Vatan usa parole chiare: «La Palestina è in guerra. In Palestina, l'umanità sta combattendo nella persona dei palestinesi. L'attacco a Masjid al-Aqsa è un attacco all'umanità. Il sangue che scorre è il sangue dell'umanità, la vita data è data per il bene dell'umanità. Arabi, musulmani e palestinesi oppressi non sono gli unici sotto attacco. C'è un'intera umanità sotto attacco dell'imperialismo e del sionismo. Anche la Turchia è l'obiettivo di questo attacco!

Oggi la Palestina è la prima linea di tutta l'umanità. Anche i giovani che combattono in Palestina stanno combattendo per la Turchia. Il problema palestinese è il problema turco. Non ha senso lamentarsi. Non siamo qui oggi per condannare Israele, per implorare e piangere, per versare lacrime. Come difendere la Palestina, come fermare Israele, siamo venuti a gridare.

L'imperialismo statunitense e il sionismo israeliano saranno devastati. Con le armi, il sangue e la vita… Ma soprattutto, con la giusta strategia, azione e determinazione, la vittoria sarà conquistata presto in Palestina».

I manifestanti chiedono la chiusura delle basi NATO in Turchia. «La base radar di Kürecik dovrebbe essere presa urgentemente sotto il pieno controllo delle forze armate turche. Questo è il passo più concreto da compiere per la Palestina!

Kürecik è lo scudo e il guardiano di Israele.

Il centro di comando è il quartier generale della NATO. La loro intelligence è condivisa con Israele dagli Stati Uniti».

 

 

La Redazione de l'AntiDiplomatico

La Redazione de l'AntiDiplomatico

L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa. Per ogni informazione, richiesta, consiglio e critica: info@lantidiplomatico.it

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Potrebbe anche interessarti

La nuova "dissidenza" che indossa orologi svizzeri di Loretta Napoleoni La nuova "dissidenza" che indossa orologi svizzeri

La nuova "dissidenza" che indossa orologi svizzeri

La silenziosa disfatta dell'industria militare francese di Giuseppe Masala La silenziosa disfatta dell'industria militare francese

La silenziosa disfatta dell'industria militare francese

I no war secondo l'Intelligenza Artificiale di Google di Francesco Santoianni I no war secondo l'Intelligenza Artificiale di Google

I no war secondo l'Intelligenza Artificiale di Google

Da Delhi alle Americhe: Chi Sono i Nuovi Indiani d'America? di Raffaella Milandri Da Delhi alle Americhe: Chi Sono i Nuovi Indiani d'America?

Da Delhi alle Americhe: Chi Sono i Nuovi Indiani d'America?

Papa "americano"? di Francesco Erspamer  Papa "americano"?

Papa "americano"?

Il 25 aprile e la sovranità di Paolo Desogus Il 25 aprile e la sovranità

Il 25 aprile e la sovranità

Le narrazioni tossiche di un modello in crisi di Geraldina Colotti Le narrazioni tossiche di un modello in crisi

Le narrazioni tossiche di un modello in crisi

Resistenza e Sobrietà di Alessandro Mariani Resistenza e Sobrietà

Resistenza e Sobrietà

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

Lavoro e vita di Giuseppe Giannini Lavoro e vita

Lavoro e vita

La Festa ai Lavoratori di Gilberto Trombetta La Festa ai Lavoratori

La Festa ai Lavoratori

Sirri Süreyya Önder, la scomparsa di un grande uomo di pace di Michelangelo Severgnini Sirri Süreyya Önder, la scomparsa di un grande uomo di pace

Sirri Süreyya Önder, la scomparsa di un grande uomo di pace

La California verso la secessione dagli Stati Uniti? di Paolo Arigotti La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

Un sistema da salari da fame che va rovesciato di Giorgio Cremaschi Un sistema da salari da fame che va rovesciato

Un sistema da salari da fame che va rovesciato

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti