Le "Due Sessioni" cinesi: un modello di democrazia al servizio del popolo

1516
Le "Due Sessioni" cinesi: un modello di democrazia al servizio del popolo

Con le "Due Sessioni" cinesi, il mondo rivolge ancora una volta lo sguardo verso Pechino. Questo importante evento politico non solo svelerà i piani di sviluppo economico e sociale per l’anno in corso, ma dimostrerà anche come la democrazia cinese sia al servizio del Paese e dei suoi 1,4 miliardi di cittadini. Le riunioni annuali dell’Assemblea Nazionale del Popolo (ANP), il massimo organo legislativo, e della Conferenza Consultiva Politica del Popolo Cinese (CCPPC), il principale organo consultivo politico, rappresentano pratiche fondamentali della democrazia popolare cinese, che si svolge lungo l’intero processo decisionale.

All’interno di un solido quadro istituzionale, la democrazia cinese consente al popolo di esercitare diritti democratici estesi e tangibili in ambiti come le elezioni, le consultazioni, la decisione, la gestione e il controllo. A differenza dell’instabilità politica che caratterizza alcune democrazie occidentali, dove i cambi di leadership possono portare a bruschi cambiamenti di rotta, il sistema cinese garantisce una governance nazionale stabile, prevedibile ed efficiente. Evidenziano le fallacie del liberalismo occidentale. 

La democrazia popolare cinese integra due modelli democratici principali: la democrazia elettorale e la democrazia consultiva. Contrariamente alle critiche di alcuni osservatori occidentali, le elezioni democratiche in Cina sono estese e libere dall’influenza della politica monetaria. Nell’ultimo ciclo elettorale, concluso nel 2022, 2,62 milioni di deputati a livello di contea e di comuni sono stati eletti da oltre un miliardo di elettori attraverso il principio "una persona, un voto", realizzando una delle più grandi pratiche democratiche al mondo.

La democrazia cinese si distingue anche per l’esercizio della consultazione democratica, un vantaggio distintivo della politica democratica socialista del Paese. La CCPPC, in quanto organo specializzato nella democrazia consultiva socialista, pratica la democrazia popolare attraverso la consultazione politica, coinvolgendo rappresentanti di tutti i partiti politici, organizzazioni popolari, gruppi etnici e settori sociali.

Esistono numerosi esempi concreti di come la democrazia cinese porti beneficio al popolo, dimostrando l’efficacia del processo democratico del gigante asiatico. La democrazia cinese garantisce che il popolo sia padrone del Paese e che i suoi bisogni e preoccupazioni vengano affrontati. Ad esempio, le infrastrutture e le strutture dei villaggi vengono migliorate con il sostegno dei legislatori locali e del governo, mentre molte dispute a livello comunitario vengono risolte attraverso riunioni di consultazione o mediazione.

La democrazia popolare lungo l’intero processo è progettata per promuovere una governabilità efficace, favorire lo sviluppo nazionale e migliorare il benessere del popolo. Grazie a questo sistema, la Cina ha raggiunto traguardi straordinari, tra cui il mantenimento di una rapida crescita economica, l’eradicazione della povertà assoluta e la garanzia di una stabilità sociale di lungo periodo.

Proteggendo i diritti dei cittadini cinesi alla partecipazione e allo sviluppo, sostenendo l’equità e la giustizia sociale e garantendo politiche pubbliche reattive, la democrazia popolare lungo l’intero processo migliora il benessere del popolo, accrescendo il suo senso di realizzazione e felicità. Secondo l’indagine Ipsos Global Happiness 2023, il 91% degli intervistati cinesi ha dichiarato di sentirsi "molto felice" o "abbastanza felice", posizionando la Cina al primo posto tra i 32 Paesi esaminati. Dal 2013 al 2023, i livelli di felicità in Cina sono aumentati del 12%, mentre in molte nazioni sviluppate si è registrato un declino.

Non esistono due foglie identiche, ed è naturale che le cose differiscano, sostengono in Cina Lo stesso vale per la democrazia. Come valore comune, la democrazia si manifesta in varie forme in tutto il mondo, plasmate da storie e culture distinte. Pertanto, nessun modello democratico può essere considerato universalmente applicabile. Ogni Paese dovrebbe sviluppare una propria versione di democrazia, adatta alle proprie condizioni nazionali.

La democrazia cinese merita riconoscimento e rispetto. La democrazia popolare lungo l’intero processo arricchisce il panorama democratico globale e rappresenta un’ispirazione per altri Paesi nella ricerca di percorsi democratici adatti alle proprie realtà. L’occidente non può vantare alcuna superiorità, tantomeno impartire lezioni di democrazia. 

La Redazione de l'AntiDiplomatico

La Redazione de l'AntiDiplomatico

L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa. Per ogni informazione, richiesta, consiglio e critica: info@lantidiplomatico.it

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Potrebbe anche interessarti

"I nuovi mostri" - Virginia Raggi "I nuovi mostri" - Virginia Raggi

"I nuovi mostri" - Virginia Raggi

Come una Ursula qualunque... Come una Ursula qualunque...

Come una Ursula qualunque...

Loretta Napoleoni - Perché falliscono i negoziati per l'Ucraina di Loretta Napoleoni Loretta Napoleoni - Perché falliscono i negoziati per l'Ucraina

Loretta Napoleoni - Perché falliscono i negoziati per l'Ucraina

Dark Winds, il noir Navajo che ribalta lo sguardo sul West di Raffaella Milandri Dark Winds, il noir Navajo che ribalta lo sguardo sul West

Dark Winds, il noir Navajo che ribalta lo sguardo sul West

Halloween e il fascismo di Francesco Erspamer  Halloween e il fascismo

Halloween e il fascismo

Anche Caracciolo "filo russo"? di Paolo Desogus Anche Caracciolo "filo russo"?

Anche Caracciolo "filo russo"?

La Dottrina Monroe nell'era della pirateria di Geraldina Colotti La Dottrina Monroe nell'era della pirateria

La Dottrina Monroe nell'era della pirateria

Le Kessler, l’astensionismo e i cuochi di bordo di Alessandro Mariani Le Kessler, l’astensionismo e i cuochi di bordo

Le Kessler, l’astensionismo e i cuochi di bordo

Tecnodistopia di Giuseppe Giannini Tecnodistopia

Tecnodistopia

Dal commercio al check-in... una storia già vista di Antonio Di Siena Dal commercio al check-in... una storia già vista

Dal commercio al check-in... una storia già vista

DELENDA EST di Gilberto Trombetta DELENDA EST

DELENDA EST

Paradossi della società italiana di Michele Blanco Paradossi della società italiana

Paradossi della società italiana

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Legge Fornero: la truffa del governo Meloni di Giorgio Cremaschi Legge Fornero: la truffa del governo Meloni

Legge Fornero: la truffa del governo Meloni

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti