Libertà di parola e di ricerca: il caso Bellavite

4568
Libertà di parola e di ricerca: il caso Bellavite

Davvero emblematica la vicenda del Professor Bellavite, ematologo, dell'Università di Verona. Qualche settimana fa durante una ospitata presso il programma di Floris a La7 espresse dei dubbi sulla farmacovigilanza relativa agli effetti avversi ai vaccini ed espresse alcuni pareri non in linea con quelli dominanti. Ebbe la parola solo un paio di minuti e visto che non si era unito agli altri medici di regime presenti in studio il conduttore pensò bene di non restituirgliela.

Ma lo studioso deve aver detto qualcosa che ha punto nel vivo chi opera nelle segrete stanze, qualcosa che magari orecchie profane come le mie non sono riuscite a cogliere. Fatto sta che l'Università dove insegna l'indomani emanò una nota di dissociazione (e indirettamente di biasimo) da quanto sostenuto dal suo docente. E già questo suona strano, perchè mai un Ente Pubblico (quindi, forse tenuto a rispettare qulla Costituzione dove si parla di scienza libera e insegnamento altrettanto libero) si è sentito in dovere di contraddire ufficialmente e platealmente un suo ricercatore?

Evidentemente ci sono state pressioni non da poco. E ieri, infine, sempre l'Università ha deciso di sollevare dall'insegnamento il docente (che ormai in pensione operava credo con contratti precari o cose del genere). Poteva farlo, ma oggettivamente sono cose che stridono; se un ricercatore non ha il diritto di esprimere liberamente il suo parere tecnico-scientifico vuol dire che siamo oltre la linea sottile che separa lo stato autoritario dalla dittatura (la linea precedente che separa lo stato democratico dallo stato autoritario l'abbiamo superata da un bel pezzo, temo). 

Ciò che preoccupa, però è l'elemento pedagogico di questa vicenda. Quale ricercatore esprimerà più il suo libero parere tecnico-scientifico se sa che se questo non è quello ammesso dal Potere potrebbe finire licenziato, o comunque nei guai? Nessuno, ovvio. 

Ecco, quando ascoltiamo dei ricercatori, teniamo conto che il loro parere è espresso sotto libertà vigilata.

Giuseppe Masala

Giuseppe Masala

Giuseppe  Masala, nasce in Sardegna nel 25 Avanti Google, si laurea in economia e  si specializza in "finanza etica". Coltiva due passioni, il linguaggio  Python e la  Letteratura.  Ha pubblicato il romanzo (che nelle sue ambizioni dovrebbe  essere il primo di una trilogia), "Una semplice formalità" vincitore  della terza edizione del premio letterario "Città di Dolianova" e  pubblicato anche in Francia con il titolo "Une simple formalité" e un  racconto "Therachia, breve storia di una parola infame" pubblicato in  una raccolta da Historica Edizioni. Si dichiara cybermarxista ma come  Leonardo Sciascia crede che "Non c’è fuga, da Dio; non è possibile.  L’esodo da Dio è una marcia verso Dio”.

 

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Il paradosso tedesco di Loretta Napoleoni Il paradosso tedesco

Il paradosso tedesco

Lenticchie e acqua fresca per le retrovie di Gaza di Michelangelo Severgnini Lenticchie e acqua fresca per le retrovie di Gaza

Lenticchie e acqua fresca per le retrovie di Gaza

I segreti del tè Longjing del Lago Occidentale di Hangzhou   Una finestra aperta I segreti del tè Longjing del Lago Occidentale di Hangzhou

I segreti del tè Longjing del Lago Occidentale di Hangzhou

"Bar di lusso" e "bella vita": le vergognose fake news su Gaza di Francesco Santoianni "Bar di lusso" e "bella vita": le vergognose fake news su Gaza

"Bar di lusso" e "bella vita": le vergognose fake news su Gaza

Il Saccheggio Coloniale della Cultura Nativa Americana di Raffaella Milandri Il Saccheggio Coloniale della Cultura Nativa Americana

Il Saccheggio Coloniale della Cultura Nativa Americana

L' anticlericalismo "woke" di chi si accorge oggi di Gaza di Francesco Erspamer  L' anticlericalismo "woke" di chi si accorge oggi di Gaza

L' anticlericalismo "woke" di chi si accorge oggi di Gaza

Ponte sullo stretto e questione meridionale di Paolo Desogus Ponte sullo stretto e questione meridionale

Ponte sullo stretto e questione meridionale

Xi incontra i leader dell'UE a Pechino di Gao Jian Xi incontra i leader dell'UE a Pechino

Xi incontra i leader dell'UE a Pechino

Nostalgie pandemiche di Alessandro Mariani Nostalgie pandemiche

Nostalgie pandemiche

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

I burattini europei e le "garanzie di sicurezza" di Marinella Mondaini I burattini europei e le "garanzie di sicurezza"

I burattini europei e le "garanzie di sicurezza"

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Una necessità  irrinunciabile: nuovi partiti  socialisti di Michele Blanco Una necessità  irrinunciabile: nuovi partiti  socialisti

Una necessità irrinunciabile: nuovi partiti socialisti

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti