Facebook e Israele si accordano per eliminare le pubblicazioni anti israeliane

Il regime israeliano ha raggiunto un accordo con il social network Facebook per bloccare e cancellare tutti i contenuti ritenuti anti israeliani.

21806
Facebook e Israele si accordano per eliminare le pubblicazioni anti israeliane

Secondo quanto pubblicato, ieri, dal quotidiano britannico, The Independent, che cita fonti israeliane, i dirigenti di Facebook e delle autorità israeliane stanno elaborando una legge che costringe ad eliminare da questo social tutti i tipi di contenuti considerati anti-israeliani.
 
Il quotidiano britannico ha riferito che il più recente incontro tra funzionari israeliani e dirigenti di Facebook ha avuto luogo la scorsa settimana e comprendeva anche il ministro degli affari legali del regime israeliano, Ayelet Shaked, noto per le sue controverse posizioni e gli appelli per a commettere un genocidio contro i palestinesi.
 
Fonti palestinesi riferiscono che già prima di tale normativa entri in vigore, sono state segnalati casi dove Facebook ha rimosso contenuto critico al regime di Tel Aviv.
 
Finora non si sa quando le nuove norme entreranno in vigore, ma gli attivisti palestinesi avvertono che questa misura limita fortemente la libertà di espressione del popolo palestinese.
 
Inoltre, ritengono anche che questa normativa miri a censurare tutti i tipi di critica al regime israeliano e non lasci che gli attivisti e cittadini di utilizzare la piattaforma di Facebook per mostrare al mondo le pratiche brutali e la repressione che il regime di Tel Aviv attua contro i palestinesi.
 
Non è la prima volta che il regime israeliano sta cercando di forzare i social network per limitare la libertà di parola: Lo scorso dicembre si è saputo che i rappresentanti di YouTube e Google si sono incontrati ed hanno accettato di censurare il materiale critico contro il regime di Tel Aviv.
 

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Premio Nobel per l'Economia o per il Nichilismo? di Giuseppe Masala Premio Nobel per l'Economia o per il Nichilismo?

Premio Nobel per l'Economia o per il Nichilismo?

“L’operazione della Resistenza una risposta all’occupazione” di Michelangelo Severgnini “L’operazione della Resistenza una risposta all’occupazione”

“L’operazione della Resistenza una risposta all’occupazione”

Le pagliacciate che alimentano il neocapitalismo di Francesco Erspamer  Le pagliacciate che alimentano il neocapitalismo

Le pagliacciate che alimentano il neocapitalismo

La (cinica) ferocia degli atlantisti più fanatici di Paolo Desogus La (cinica) ferocia degli atlantisti più fanatici

La (cinica) ferocia degli atlantisti più fanatici

Nel “bunker” di Maduro di Geraldina Colotti Nel “bunker” di Maduro

Nel “bunker” di Maduro

Situazione grave (ma non seria) a quota 8000 di Alessandro Mariani Situazione grave (ma non seria) a quota 8000

Situazione grave (ma non seria) a quota 8000

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

Svelato il piano per reclutare mercenari stranieri per Kiev di Marinella Mondaini Svelato il piano per reclutare mercenari stranieri per Kiev

Svelato il piano per reclutare mercenari stranieri per Kiev

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

 Italia, povertà da record di Michele Blanco  Italia, povertà da record

Italia, povertà da record

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti