Alessandro Orsini - Sul pacifismo e il PD

6635
Alessandro Orsini - Sul pacifismo e il PD


di Alessandro Orsini*

Questo è un post cattivo contro Elly Schlein e il PD. È un post che trae spunto dal bellissimo convengo organizzato a Milano da Gianni Cuperlo, persona squisita, con cui mi sono accapigliato tante volte a Rai Tre.

Voglio bene a Elly Schlein, nessuno mi fraintenda, ma ho il dovere morale di scrivere questo post per i doveri pedagogici che un professore universitario ha verso i giovani in un tempo confuso in cui il mondo adulto non è più in grado di trasmettere valori chiari.

Il gruppo dirigente del PD ha abbracciato la parola “pace” dopo la notizia che l’Ucraina ha perso la guerra; ha abbracciato la parola “pace” dopo che la Nato ha iniziato a interrogarsi sul modo in cui trovare una soluzione diplomatica per impedire che l’Ucraina venga ridotta a un cumulo di macerie fumanti dalla Russia.

Questo non è pacifismo.
 
Pacifismo non è essere favorevoli alla guerra quando la Nato dice che bisogna essere favorevoli alla guerra perché la Casa bianca ritiene probabile la vittoria, e non è nemmeno diventare favorevoli alla pace quando la Nato dice che bisogna essere favorevoli alla pace perché la Casa bianca dà per certa la sconfitta.
Questo non è pacifismo; questo è rivedere la linea di un partito che cerca di adeguarsi opportunisticamente alla sconfitta militare dell'Unione europea, guidata da un gruppo di corrotti e di falliti, per mano della Russia.

E, adesso, veniamo ai valori chiari da trasmettere ai giovani.

La prima qualità di un pacifista è il coraggio.

Un pacifista è contro l’alimentazione esterna della guerra in Ucraina e in Siria quando tutti i media sono per l’alimentazione esterna della guerra in Ucraina e in Siria. Un pacifista ritiene che i diritti dei bambini siano più importanti dei diritti degli adulti. Il punto di riferimento dei pacifisti non è il diritto internazionale, bensì il diritto all'infanzia.

La seconda qualità di un pacifista è la forza interiore che è una forza morale che implica la forza di rimanere soli. Un pacifista non ha paura di essere diffamato, minacciato, calunniato, censurato, insultato, irriso e dileggiato a reti unificate. E non ha paura che la sua carriera venga distrutta sotto i colpi della stampa-feccia italiana e internazionale. Un pacifista va contro tutti e contro tutti per difendere i valori di pace della Costituzione Italiana.

Un pacifista non è tale a giorni alterni in base alla linea politica della Casa bianca o della Nato o in base all’andamento degli scontri sul campo.

Un pacifista non è per la pace in Ucraina, ma poi rifiuta di condannare pubblicamente Israele per il massacro a Gaza; non è per la pace in Ucraina, ma poi rifiuta di applicare le sanzioni contro Netanyahu, di invocare un mandato di cattura internazionale contro questo criminale di guerra; non rifiuta di sospendere la vendita di armi a Israele e di designare Israele “Stato terrorista” come il Parlamento europeo ha fatto con la Russia nel novembre 2022.

Tutte queste decisioni richiedono coraggio.
 
Tutto questo richiede i pacifisti.

Un pacifista paga un prezzo.

Se manca il coraggio, mancano i pacifisti.

Detto questo, grazie a Cuperlo per il suo bellissimo convengo, a cui hanno partecipato tante persone ammirevoli.

*Post Facebook del 4 dicembre 2023

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

CROLLO E COSCIENZA SPORCA CROLLO E COSCIENZA SPORCA

CROLLO E COSCIENZA SPORCA

Come Milei ha aperto le porte al saccheggio dell'Argentina di Giuseppe Masala Come Milei ha aperto le porte al saccheggio dell'Argentina

Come Milei ha aperto le porte al saccheggio dell'Argentina

La risposta di Repubblica sui bambini ucraini "rapiti" da Putin di Francesco Santoianni La risposta di Repubblica sui bambini ucraini "rapiti" da Putin

La risposta di Repubblica sui bambini ucraini "rapiti" da Putin

Halloween e il fascismo di Francesco Erspamer  Halloween e il fascismo

Halloween e il fascismo

La (cinica) ferocia degli atlantisti più fanatici di Paolo Desogus La (cinica) ferocia degli atlantisti più fanatici

La (cinica) ferocia degli atlantisti più fanatici

Nel “bunker” di Maduro di Geraldina Colotti Nel “bunker” di Maduro

Nel “bunker” di Maduro

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

“Burevestnik”. Che cos'è la nuova arma testata dalla Russia di Marinella Mondaini “Burevestnik”. Che cos'è la nuova arma testata dalla Russia

“Burevestnik”. Che cos'è la nuova arma testata dalla Russia

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Trump vuole fare pagare al mondo intero i debiti degli USA di Michele Blanco Trump vuole fare pagare al mondo intero i debiti degli USA

Trump vuole fare pagare al mondo intero i debiti degli USA

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti